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Concreta e Marco Piva per il Radisson Collection Hotel Palazzo Nani a Venezia

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Tra le più recenti e importanti realizzazioni del general contractor Concreta c’è il Radisson Collection Hotel Palazzo Nani di Venezia, un antico palazzo situato nel cuore del tradizionale sestiere di Cannaregio, di fronte alla fermata Le Guglie del vaporetto e a 10 minuti a piedi dalla stazione di Santa Lucia.

L’edificio che ospita l’hotel è un palazzo storico signorile del Cinquecento appartenuto all’antica famiglia Nani, divenuto poi residenza privata, caserma austriaca e, infine, scuola; la facciata è scandita da un gioco di archi ed eleganti stemmi in pietra d’Istria.

Radisson Group ha voluto trasformare questa dimora storica in un hotel di 52 camere e suites e 3 appartamenti privati: in particolare, Concreta ha realizzato tutti gli spazi comuni su progetto dello Studio Marco Piva, che ha ideato un concept di arredo box-in-the-box teso a mantenere intatta la forte identità storica del palazzo, arricchendola con un linguaggio di elegante contemporaneità.

Gli spazi sono ampi e luminosi, alcuni hanno l’affaccio sul Canale di Cannaregio e propongono tonalità cromatiche che richiamano le nuances dei soffitti affrescati, in combinazione con sedute dai colori intensi che rimandano al territorio, alle cromie dell’acqua, ai riflessi del vetro, agli interni delle gondole.

L’hotel è stato concepito come un luogo di ospitalità aperto alla città e fruibile da parte di coloro che desiderano godere del ristorante, del giardino “segreto”, del lounge bar e delle lobby: questo ha comportato una grande attenzione riservata in particolare agli spazi comuni, caratterizzati da un equilibrio formale di decorativismo che lascia libera la vista.

L’ingresso principale dell’hotel situato al piano terra accoglie la consolle-reception e dà accesso ai due ristoranti e al lounge bar/breakfast room.

Per il Private Restaurant è stata scelta una boiserie in vetro cannettato bianco latte per ritmare lo spazio fra le sedute, rivestimento impreziosito da una retroilluminazione integrata. Nel ristorante principale, invece, il focus point è costituito da uno scultoreo monolite-filtro, una grande panca in marmo con interno imbottito in un morbido velluto color ottanio, mentre un bancone bar curvilineo domina la scena e segue le isole a pavimento. Il rivestimento è un tappeto materico di marmo bianco Venezia e marmo Paradigma che lo contrasta in una tonalità più scura. Infine, la dominante cromatica degli spazi è il verde laguna declinato nelle sue varie sfumature.

Nel lounge bar – che è anche sala colazioni – si è optato per colori molto scuri che corrono da parete a soffitto per creare un’atmosfera immersiva, avvolgente e per enfatizzare preziosi elementi custom in metallo – come la bottigliera a parete – con una boiserie in legno scuro cannettato che dà ritmo alla parete, il cui motivo viene ripreso dal rigato dell’imbottito color rubino che ricorda l’interno di una barca.

Le due lobby collocate nei saloni nobili al piano B e C si caratterizzano per essere spazi elegantemente affrescati, con marmorini, muse dipinte negli ovali sopra le porte del salone del secondo piano, soffitti con Apollo, Venere e Cupido ed Orfeo in Olimpo.

Al pavimento in seminato storico recuperato e ripulito si è affiancato un arredo mobile custom-made disegnato dallo Studio Marco Piva, della medesima tipologia ma in colori diversi in dialogo con i cromatismi degli affreschi, con sedute lounge realizzate in collaborazione con Natuzzi, tavolini, tavoli da lavoro e da meeting sempre su disegno dello Studio Marco Piva.

La palestra, situata al piano C, è ricavata in una sala affrescata ripulita con l’intervento di una società specializzata in restauro di opere d’arte: la particolarità di questo spazio consiste nella presenza di grandi cilindri self-standing, alti quasi a soffitto, realizzati artigianalmente in metallo curvato da Concreta e completamente attrezzabili, con una parte alta con funzione decorativa e di separazione, una base con funzione cabinet e una originale maglia in metallo pensata per separare mantenendo la leggerezza di una superficie forata attraversata dalla luce; presto l’area accoglierà anche una sauna.

Il progetto illuminotecnico comprende sia apparecchi custom e sia brandizzati: le luci tecniche sono state realizzate ad hoc in collaborazione con Artemide e completate con grandi lampadari circolari e sculture luminose a LED di Italamp, Flos e Vibia; l’illuminazione decorativa è invece stata curata da Concreta e spicca il grande lampadario formato da sfere di vetro opalino disegnato specificamente per questo progetto.

L’effetto opalescenza attraversa come un fil rouge le stanze e gli spazi comuni e sempre le luci rimandano alle trasparenze e ai riflessi del vetro, mentre anche i tessuti giocano un ruolo di primaria importanza, per la maggior parte di produzione Rubelli, storico e prestigioso brand veneziano; di Rada Tessuti sono i brillanti velluti e di Besana Carpet Lab i colorati tappeti che dialogano con le textures dei pavimenti e regalano contrasto e movimento.

In prospettiva, anche il grande giardino di 350 metri quadri in dotazione all’hotel diventerà uno spazio con banco bar esterno e aperto alla città: nel verde, sono posizionate sculture, statue, panche e divanetti e due grandi vasche da bagno in pietra recuperate durante i lavori.

L’inaugurazione ufficiale del Radisson Collection Hotel Palazzo Nani è avvenuta lo scorso febbraio, durante i festeggiamenti per il Carnevale di Venezia.