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Energy lab 2.0, luce e trasparenze per il nuovo centro ricerche in Germania

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A 50 km da Stoccarda, in Germania, lo studio di architettura Behnisch Architekten ha progettato l’Energy lab 2.0, il nuovo centro ricerche del KIT, l’Istituto di Tecnologia di Karlsruhe, immaginato dagli architetti come una piattaforma intelligente capace di ospitare l’evoluzione dei sistemi energetici del futuro.

Questo slancio verso l’innovazione è ben rappresentato dalla facciata, rivestita da pannelli di policarbonato che permettono di decifrare la struttura interna in cemento armato lasciata a vista così come la copertura in legno, che funge da tetto per uno spazio estremamente flessibile e all’occorrenza rimodulabile.

Nel laboratorio principale, infatti, gli spazi interni sono definiti da blocchi prefabbricati in legno, mentre la separazione tra le varie aree è garantita da un corridoio vetrato che corre lungo tutto l’edificio, dove si affacciano gli uffici e gli spazi laboratoriali, le stazioni di controllo e le sale riunioni.

Al piano superiore, la struttura in metallo ospita anche un’area ristoro; la luce filtra costantemente dall’esterno attraverso la copertura e i pannelli in facciata, con l’eccezione delle aree di assemblaggio, soggette a surriscaldamento a causa dei macchinari presenti e quindi schermate tramite pannelli di legno.

L’illuminazione, infine, è centrale anche a livello scenografico, in quanto le luci interne fanno sì che di notte la facciata ondulata dell’Energy lab 2.0 emetta un fascio luminoso che rende il Laboratorio un punto di riferimento per tutto il campus.