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Il Parco Lineare di Atelier(s) Alfonso Femia a Trieste

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Il nuovo Parco Lineare di Trieste presentato da Alfonso Femia / Atelier(s) Alfonso Femia con l’architetto paesaggista Michelangelo Pugliese è un vero e proprio incubatore di verde che si snoda per tre chilometri dal centro alla zona mare Barcola, passando per il Porto Vecchio.

Il progetto del Parco Lineare

Il Porto Vecchio conta cinque moli, più di tre chilometri di banchine e 23 magazzini e hangar ed è direttamente collegato all’antica ferrovia. Proprio qui sorgerà una grande porzione del Parco Lineare che sarà collegato a sud con il centro di Trieste e a nord con il parcheggio Bovedo.
Secondo il progetto, il tracciato del nuovo parco, asseconderà le tracce dei binari e degli scartamenti, mentre le geometrie cilindriche degli scambiatori ferroviari definiranno il disegno delle piazze, determinando gli incroci.

©AF517

Nello specifico, sono quattro le aree di competenza progettuale: l’asse lineare di collegamento tra la rotonda e il parcheggio di Barcola e la stazione Bovedo; la piazza della stazione Vecchio Porto e la sua propaggine nord della ex locanda piccola; il boulevard dell’asse Natura che si snoda tra le testimonianze storiche; la piazza della stazione di Trieste e la connessione del Porto Vecchio con il centro storico di Trieste.

Il Parco Lineare, quindi, si sviluppa in successivi momenti progettuali significativi:

  • L’asse barcolano – lungo la fascia compresa tra i bagni a mare e l’area dei campi sportivi a est – con pista pedonale, pista ciclabile a doppio senso di marcia e una pista di servizio; lo spazio residuale a verde darà ombra e definizione ai percorsi.
  • Tra la Locanda Piccola e il giardino della piazza della stazione Porto Vecchio, il progetto prevede un intenso sistema di relazione che concilia il viale del nuovo Parco Naturale, le provenienze dal viale monumentale e dal tessuto cittadino a est. La Locanda Piccola con il suo giardino sarà la porta di accesso al Parco, con funzioni di info point, orientamento, esposizione e tutto quanto serva a garantire l’accoglienza al Porto Vecchio;
  • La piazza triangolare, che è attualmente un parcheggio a raso, verrà trasformata in area completamente pedonale. La geometria della stazione Trieste, attraverso il mantenimento e la valorizzazione degli scambiatori ferroviari esistenti, sarà cuore della piazza, determinandone i flussi pedonali. Nelle aree ridisegnate troveranno ideale collocazione differenti attività, il verde inaccessibile, l’acqua, lo sport, le fioriture.

Cuore del progetto saranno le sei aree paesaggistiche orientate a favorire la condivisione spaziale e contenute da due specchi d’acqua: il canneto; il cretto fiorito; il giardino minerale; lo spacca pietre; le colline; il labirinto; i prati; la landa del sommaco e l’acqua affiorante. L’elemento dell’acqua, inoltre, si snoderà lungo tutto il percorso del parco diventando il grande elemento che connette, appare e scompare lungo la linea.

Al centro dell’intero progetto c’è infine la sostenibilità, a partire dall’efficientamento energetico per arrivare alla mobilità fino a tutti gli aspetti edilizi.