La casa del Gazometro, situata a Roma, alle pendici di Monteverde, è il nome dato all’appartamento recentemente ristrutturato da 02A studio con l’obiettivo di “liberarlo” da una serie di elementi che imprigionavano lo spazio, composto da ambienti tutti della stessa dimensione che si susseguivano senza alcun rapporto gerarchico e funzionale.
L’intervento dunque è consistito, innanzitutto, nel rimuovere gli elementi di separazione con l’esterno, dominato da una terrazza affacciata proprio sulla celebre struttura del Gazometro, vera e propria archeologia industriale.
Ad eccezione della camera da letto, collocata di fronte all’ingresso, ora tutti gli ambienti sono aperti e guardano all’esterno.
La cucina sfrutta artigianalmente un angolo ottuso, mentre corridoio, studio e soggiorno, grazie ad un sistema di pannelli scorrevoli, guadagnano quel rapporto indefinibile dato dai confini mobili, un controllo della permeabilità spaziale a servizio delle esigenze, della luce, dell’umore.
L’approccio stilistico è caratterizzato dal rispetto della preesistenza risalente agli Anni 50 sia a livello conservativo, per quanto riguarda porte e ringhiere, sia con interventi di reinterpretazione, soprattutto in termini di atmosfera: la carta da parati in camera da letto, i colori pastello della cucina, del camino e dei pannelli scorrevoli richiamano infatti la vitalità e l’ottimismo tipico del secondo dopoguerra.
Su questa base progettuale sono stati aggiunti con disinvoltura arredi d’autore e innesti di tipo industriale (che evocano proprio il gasometro, sempre lì, a vista) come il pilastro in cemento, la mensola sotto trave in ferro o parte dell’impianto elettrico a vista.
Il risultato è una casa viva e ricca di prospettive, dove scoprire angoli sempre nuovi.