HomeArchitetturaLe bâtiment descendant l’escalier: la casa vacanze di ELASTICOFarm al Lido di...

Le bâtiment descendant l’escalier: la casa vacanze di ELASTICOFarm al Lido di Jesolo

-

 

Le bâtiment descendant l’escalier è l’edificio residenziale e commerciale che ELASTICOFarm ha appena completato insieme a bplan studio in una zona centrale di Lido di Jesolo.

Collocato a breve distanza dal litorale, l’intervento ricerca un rapporto tra gli spazi privati condivisi e la dimensione pubblica ed emerge come un oggetto fuori scala in un tessuto urbano disomogeneo per forma, altezze e finiture.

Le due sue funzioni, quella commerciale al piano della strada e quella residenziale negli otto piani sovrastanti, sono separate in modo netto con l’interposizione di un “piano fantasma” sulla copertura del piano commerciale: uno spazio aperto, separato dalla strada, concepito come luogo di socialità tra i vicini e l’accoglienza dei cittadini di passaggio.

© Iwan Baan

Questo spazio, che estende idealmente l’idea di spazio pubblico all’interno dell’edificio, è caratterizzato da una soluzione strutturale che permette ai piani superiori di svincolarsi dal tessuto urbano: si tratta di una foresta di pilastri in acciaio la quale sostiene i piani residenziali che, come sospesi, si dispongono a arco di cerchio. Il risultato è una sorta di vigneto abitato, teso a godere della massima esposizione al sole, dotato di ampie terrazze e vista verso la grande laguna veneziana, con le Dolomiti come sfondo.

Aree comuni e private si articolano su tutti i piani realizzando ballatoi che caratterizzano il lato dell’edificio esposto a nord. In particolare, le nuove residenze possono godere di una superficie di 2.000 metri quadrati circa, aperta e parzialmente coperta, di uso comune, rialzata rispetto ai rumori della strada e attrezzata per permettere e promuovere la socialità tra i condomini. Inoltre, una grande scala scenografica mette in contatto il livello dell’area attrezzata con la piazzetta e la strada commerciale.

© Iwan Baan

L’edificio è pensato per ospitare case di vacanza e, per questo, immaginato per dare il massimo dello sfruttamento alle aree all’aperto, alle viste ed all’esposizione. Solo alcuni degli alloggi ai piani più alti hanno dimensioni rilevanti anche nelle aree scoperte mentre per la maggior parte sono composti di due camere, area giorno e doppio servizio.

Quattro sono quindi gli elementi che compongono l’intervento: il podium commerciale, il “piano fantasma”, Il blocco residenziale terrazzato e il sistema distributivo che definisce uno spazio alternativo a quello strettamente privato.

© Iwan Baan

Il piano commerciale connesso al piano interrato dei parcheggi è strutturato su una maglia ortogonale che al piano interrato è più fitta e che al piano commerciale si dirada per permettere la massima flessibilità e la migliore disposizione delle scaffalature del supermercato. Questa trama strutturale supporta il piano attrezzato dove si trovano l’area relax, il giardino pensile, il solarium e una grande piscina. Per contro l’edificio residenziale, sospeso, usa una tipologia strutturale a setti in calcestruzzo che, disposti a raggiera, definiscono i singoli appartamenti in modo regolare permettendo il miglior sfruttamento possibile dello spazio interno. I ballatoi, infine, sono caratterizzati da un sistema strutturale che utilizza i setti portanti del blocco abitato per appendere tramite tiranti una struttura più leggera composta di travi di metallo di sezione ridotta che connesse tra di loro sostengono le passerelle. Questa parte della struttura viene a sua volta irrigidita dal peso e dalla disposizione dei parapetti che in alcune parti fungono da travi parete.

La scelta dei materiali segue la logica di utilizzare ciò che esiste nel paesaggio visuale dell’intorno per reinterpretarlo e reinventarlo, prestando attenzione al tema della resistenza delle materie al clima marino aggressivo.

© Iwan Baan

Il blocco commerciale che definisce il podium spostando il piano terreno a un livello superiore esprime il suo radicamento alla terra tramite l’uso del calcestruzzo armato a vista bocciardato. Questo zoccolo duro sorge da piazza Carducci dilatandone la dimensione tramite la gradinata monumentale di uso pubblico che, proprio per questo, utilizza lo stesso materiale lapideo.

Il corpo delle residenze, sospeso dalla struttura metallica, gioca con la luce cambiando i suoi riflessi e colori durante le diverse ore del giorno. Apparentemente bianco perché rivestito con tessere di mosaico vitreo di questo colore, l’edificio si vela di campiture di colori diversi con la luce radente dell’alba e del tramonto: questo effetto di colorazione della luce (e non dell’edificio) è stato ottenuto utilizzando stucchi di diversi colori nella fuga tra le tessere vitree.

Ispirato alle reti dei pescatori della laguna veneta, il sistema dei parapetti in rete metallica usa poi i colori del verde e dell’azzurro sfumandoli dai primi agli ultimi piani dell’edificio. Le piccole cabine colorate disposte in corrispondenza degli ingressi agli appartamenti punteggiano questo prospetto e nel loro ripetersi irregolare richiamano le boe utilizzate a sostegno delle reti da pesca ma anche le cabine delle vicine spiagge.

© Iwan Baan

Infine, la vegetazione che occupa una buona parte della superficie del “piano fantasma” funziona da filtro tra gli spazi pubblici e privati, ma contribuisce anche a disegnare le diverse aree sia coperte che scoperte. L’area condominiale coperta al piano rialzato diverrà così un luogo di ristoro e di frescura durante le ore più calde e assolate, mentre il piano d’acqua della piscina e la pavimentazione lignea del solarium completeranno questo paesaggio pensato per il benessere.

In questo modo, il nuovo progetto di ELASTICOFarm per Lido di Jesolo critica e reinterpreta il programma funzionale e spaziale locale per promuovere un più intenso e vivace rapporto tra gli abitanti e l’ambiente urbano.