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OMA rinnova il Museo Egizio di Torino

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Entro il 2024 lo studio di architettura olandese OMA porterà a termine il progetto di rinnovamento del Museo Egizio di Torino, fondato nel 1824 e collocato nel Collegio dei Nobili della città.

Il complesso comprende le gallerie espositive, l’Accademia delle Scienze e un cortile aperto ma è scarsamente integrato con il resto del centro storico. Il nuovo progetto punta a trasformare il Museo Egizio nel principale spazio civico dell’area, grazie alla realizzazione di un nuovo cortile coperto, la Piazza Egizia, e di una serie di sale urbane collegate e aperte a tutti.

Le aree pubbliche del museo vengono riorganizzate in sei sale urbane distinte, ciascuna con una scala, una funzione e un’identità. La più grande è la Piazza Egizia, concepita come spazio pubblico condiviso tra il Museo Egizio e la città.

© OMA

Un percorso centrale collega tra loro le sei sale urbane e gli ingressi del museo su via Accademia e via Duse. Sulla facciata attuale dell’edificio, in via Duse, sono poi state introdotte delle aperture che invitano il pubblico a entrare nel museo e nella Piazza Egizia per le varie attività quotidiane di svago. Un motivo geometrico al piano terra, ispirato ai manufatti del museo come la maschera funeraria di Merit, crea inoltre una continuità visiva tra le sale urbane.

La Piazza Egizia è un cortile multifunzionale a doppio livello, concepito come palinsesto della storia del Museo Egizio. Qui sono in mostra l’architettura originale e le tracce degli interventi effettuati nel tempo. Al livello 0, le molteplici aperture storiche del cortile – che erano state chiuse dopo la ristrutturazione del museo nel 2010 – sono state ripristinate, ricollegando questo spazio pubblico alla città. Al livello -1, dove si trovano il Giardino Egizio e lo spazio per eventi e la formazione, è stata riportata alla luce la facciata originale del Collegio dei Nobili, anch’essa nascosta dal 2010. Due aperture al suolo al livello 0 – direttamente sopra il Giardino Egizio e lo spazio per eventi – portano luce e indirizzano i visitatori verso lo spazio sottostante.

© OMA

In aggiunta, una tettoia trasparente, sostenuta da prolungamenti delle colonne esistenti, viene installata sopra la Piazza Egizia per creare un ambiente temperato. La griglia strutturale in acciaio rivestita in alluminio della tettoia – definita dal ritmo regolare della facciata del Collegio dei Nobili – è anche un dispositivo per la raccolta dell’acqua piovana, la ventilazione dell’aria e l’illuminazione, in sintonia con i nuovi standard di sostenibilità.

La Piazza Egizia e le altre sale urbane saranno aperte oltre l’orario di lavoro e accoglieranno tutti i visitatori, con o senza biglietto, offrendo al museo la possibilità di estendere i suoi orari di apertura. A partire dalle sale urbane, i visitatori potranno visitare le mostre del museo o rimanere per attività ricreative ed eventi gratuiti, o ancora continuare a passeggiare in altri spazi civici di Torino.

Il Museo Egizio diventerà così un autentico spazio di comunità, generatore di cultura e socialità tanto per i cittadini quanto per i visitatori.