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Pop Hub, la rigenerazione di Rozzano

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Una piazza, un mercato, un parco: per trasformare il paesaggio urbano di Rozzano e creare nuove occasioni di aggregazione, gli studi 967arch e Atelier(s) Alfonso Femia scelgono questi tre strumenti di comunità come base per la nascita del nuovo Pop Hub situato nel centro cittadino.

In quest’area il progetto prevede la realizzazione di un edificio di unità commerciali e di spazi pubblici che mettono in connessione la chiesa di S. Angelo e la piazza del Municipio; il completamento dei lavori è previsto per dicembre 2026.

© AF517

LO SCENARIO

Rozzano è un comune dell’hinterland milanese, con una storia importante che nel tempo è sfociata spesso in una condizione di degrado; oggi, tuttavia, il Comune è la sede del centro di ricerca scientifica internazionale in ambito medico Humanitas con l’annesso campus universitario ed è un importante polo editoriale grazie alla presenza del quartier generale di Domus.

Lo scenario d’intervento del progetto è definito da edifici bassi che ospitano negozi, un parco giochi molto frequentato e recintato, un supermercato, ma anche uno spazio marginale formato da una piazzetta pavimentata e da verde urbano, entrambi poco utilizzati dalla collettività.

La geometria dell’area è la chiave compositiva che contribuisce a creare la condizione di relazione urbana e architettonica tra le persone, smorzando la drammaticità del vuoto indifferenziato e mitigando l’asprezza dell’intorno.

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IL PROGETTO PER UN PAESE SENZA CENTRO

Nell’area centrale di Rozzano ci sono il Municipio, le scuole e due parchi pubblici per 350mila metri quadrati di verde complessivi. Non ci sono riferimenti storici preesistenti, tutto è provvisorio da sempre.

La forma dello spazio si presta naturalmente ad agevolare la connessione tra la sede comunale, il parco urbano e la chiesa parrocchiale S. Angelo, funzioni ora separate fisicamente.

Il progetto prevede la realizzazione di un edificio commerciale e una pensilina circolare che tiene uniti i volumi, le aree di attività e gli spazi aperti. Gli spazi pubblici aperti saranno suddivisi secondo tre livelli di attività: la corte circolare interna, la piazza della chiesa e il parco rettilineo che traccia il percorso da piazza del Municipio a via delle Mimose; ogni spazio avrà una sua funzione urbana e sociale distinta, ma i tre ambiti si intersecheranno.

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Il mercato si svilupperà su un unico piano, a ridosso del supermercato esistente, lungo una fascia a sviluppo variabile, dapprima rettilinea poi circolare, intorno a una corte di 42 metri di diametro, nella piazza antistante la chiesa.

I volumi saranno scanditi da spazi aperti e raccordati da una pensilina in cemento a vista, sorretta da pilastri circolari, che determinerà una corte interna e tre percorsi verso le direzioni principali: la chiesa, la nuova piazza, che anticiperà l’apertura maggiore, e l’altra verso il Comune e piazza Foglia.

La facciata in lamiera microforata, immaginata per rivestire il fronte cieco del supermercato, volume di confine dell’intervento, sarà pitturata con una vernice lavabile e anti-graffio, resistente ad atti di vandalismo, una sorta di “tela urbana” per artisti, ma anche parete per proiezioni. La corte interna potrà essere utilizzata per spettacoli o piccole pièces teatrali. Lo spazio sotto la pensilina sarà luogo ideale per mercatini ambulanti o piccoli eventi.

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ECO-COERENZA DEL PROGETTO

Particolare attenzione è stata dedicata al progetto del parco: verranno conservati gli alberi esistenti e creata una dinamicità ecologica nuova attraverso azioni di ripiantumazione. Verranno realizzati giardini della pioggia (rain garden), richiamo alla storia culturale e agricola. Un sistema di pavimentazioni discontinue ridurrà inoltre le quantità d’acqua da regimentare, mitigando l’isola di calore nei mesi estivi.