Avete mai sentito parlare di architettura performativa? È quella che realizzano i due architetti e artisti internazionali Alex Schweder e Ward Shelley, i cui progetti spesso sfumano nel concetto di installazione artistica.
L’ultimo sperimentale lavoro della coppia di creativi si chiama ReActor ed è una scultura abitabile costruita su una collina nel campo dell’Art Omi Architecture Field di New York, in cui Schweder e Shelley in persona hanno abitato a piena vista del pubblico, grazie alle facciate completamente vetrate sui tre livelli della casa.
La struttura è alta 44 piedi e ruota di 360 gradi in cima a una colonna di cemento alta 4 metri e mezzo, oscillando in risposta ai movimenti dei suoi abitanti: in questo modo, per dare stabilità alla struttura, gli inquilini devono rimanere ciascuno su un lato della casa, che diventa così uno spazio in cui le persone non riescono a stare davvero insieme.
Un esperimento interessante per riflettere sul rapporto profondo tra architettura ed esperienza umana.