HomeArchitetturaRenneria: agricoltura integrata e comunità inclusiva alle porte di Bolzano

Renneria: agricoltura integrata e comunità inclusiva alle porte di Bolzano

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Alle porte di Bolzano, più precisamente a Pineta di Laives, prende forma Renneria, un ambizioso progetto di urban development firmato dallo studio di architettura NOA. Questo nuovo quartiere, promosso dal gruppo immobiliare Gazzini, si propone come un modello di sviluppo basato sulla mobilità dolce, sul verde agricolo integrato e su una ricca dotazione di servizi pubblici, con l’obiettivo di promuovere un abitare sostenibile e di alta qualità.

© Cosmoscube

L’intervento, localizzato su un’area di circa 13 ettari a sud di Bolzano, rappresenta una risposta significativa alla necessità di ampliare e qualificare l’offerta abitativa nella macroarea. Gli imprenditori Luca e Matteo Gazzini spiegano che la posizione è naturalmente predisposta, in quanto l’area confina con un abitato e infrastrutture esistenti, rendendo Renneria la “naturale continuazione dell’abitato”. Il nome stesso rende omaggio all’identità storica locale, derivando dal Maso Renner, una tradizionale azienda agricola altoatesina risalente al XIV secolo.

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Con circa 800 unità abitative, NOA ha sviluppato una visione che abbraccia i principi della prossimità funzionale. Il quartiere è concepito come un ecosistema a traffico ridotto, dove spostamenti a piedi, in bicicletta o con mezzi pubblici diventano la norma. Il masterplan prevede una viabilità anulare perimetrale per i veicoli privati, mentre all’interno la circolazione è riservata ai soli servizi essenziali, privilegiando i pedoni e i ciclisti con la realizzazione di 3 km di piste ciclabili.

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Lukas Rungger, founder di NOA e architetto del progetto, racconta che la visione è stata guidata da quattro concetti chiave: residential, cultural, communal e collaborative. L’identità agricola è infatti il cuore pulsante e collaborativo del progetto, con orti urbani, frutteti e tetti coltivati che agiscono come catalizzatori di comunità. Saranno destinati al verde profondo oltre 70.000 m², permettendo la crescita di alberi ad alto fusto. I fratelli Gazzini evidenziano che Renneria ospiterà una scuola di agraria unica nel suo genere, trasformando l’intero quartiere in un vero e proprio “laboratorio a cielo aperto” e “un’aula diffusa”.

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Dal punto di vista architettonico, il progetto nasce dall’idea di “estrudere il terreno trasformandolo in architettura abitata,” seguendo la naturale pendenza del sito. I volumi sono rivestiti con doghe di legno e presentano tetti verdi accessibili, concepiti come giardini pensili e spazi di socialità. Andrea Dal Negro, architetto di NOA, spiega che gli edifici variano in altezza per preservare le viste panoramiche e sono orientati per massimizzare luce naturale e ventilazione.

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Il cuore della vita pubblica è definito dalle tre nuove piazze, pensate come “salotti all’aperto, fruibili durante tutto l’anno”. Queste piazze avranno funzioni distinte: la piazza a sud ospiterà il mercato, la centrale sarà un hub commerciale, mentre quella a nord avrà una vocazione didattica, con asilo, laboratori e studentato. Il programma funzionale include anche servizi di quartiere, un hotel 4 stelle superior, negozi e spazi di ristorazione, garantendo al contempo un’attenzione alla dimensione sociale con unità destinate a categorie specifiche come studenti, anziani e personale sanitario.

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Lukas Rungger conclude che Renneria vuole essere un “laboratorio urbano di innovazione, un modello capace di coniugare crescita, qualità della vita e rispetto per l’ambiente“. A testimonianza della sua forza innovativa, Renneria è tra i quattro finalisti mondiali nella categoria “Future Projects – Urban Design” al World Architecture Festival (WAF) 2025.