HomeArchitetturaThe Gantry, il design digitale al servizio della comunità creativa

The Gantry, il design digitale al servizio della comunità creativa

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Come spesso accade in questi casi, anche i Giochi Olimpici svoltisi a Londra nel 2012 hanno lasciato alla città diverse strutture che oggi, a sette anni di distanza dall’evento, necessitano di essere ripensati e adattati a nuove funzioni.

Lo studio di architettura Hawkins/Brown ha ricevuto l’incarico di riqualificare uno degli edifici presenti nel campus dell’innovazione Here East del Queen Elizabeth Olympic Park, il parco situato nella zona nordorientale della città e realizzato proprio in occasione delle Olimpiadi.

Ne è nato il progetto sperimentale The Gantry, che ha trasformato il vecchio deposito di macchinari per eventi in un collettore di creatività e attività imprenditoriali di vario tipo, dalla società di produzione musicale al produttore di birra fino allo studio di graphic design.

La facciata lunga 240 metri oggi ha l’aspetto di uno scaffale-vetrina da cui si affacciano 21 piccole casette colorate che occupano in totale 3000 metri quadri e godono ciascuna della giusta quota di riservatezza e autonomia.

Inoltre, la peculiarità del progetto consiste nel fatto che ogni blocco, a uno o due piani, è stato realizzato attraverso WikiHouse, un processo di fabbricazione digitale open source ideato dallo studio Architecture 00: pannelli di compensato tagliati con una fresatrice a controllo numerico arrivano in cantiere in flatpack e vengono poi assemblati direttamente sul posto.

Un sistema flessibile e avanguardistico, da tenere in considerazione per uno sviluppo urbano virtuoso capace di trarre il meglio dal tessuto locale anche nella controversa fase successiva all’organizzazione di grandi eventi.

Fotografie di Rory Gardiner.