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The Liberty Tower, il restyling “gentile” di Asti Architetti e Hines a Milano

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Nel cuore di Milano, a due passi dal Duomo, l’architetto Paolo Asti, fondatore dello studio Asti Architetti, ha recentemente lavorato al recupero della Torre Tirrena realizzata dai fratelli Eugenio ed Ermenegildo Soncini tra il 1955 e il 1956 e ora denominata The Liberty Tower.

La Torre Tirrena è alta 46.5 metri per 11 piani ed è stata pensata per creare un fondale alla nuova piazza prevista dal piano regolatore nel centro cittadino; presenta un prospetto dinamico, movimentato dai riflessi e della sporgenza dai pilastri, che attraversano il volume come nervature tese, ricongiunte nell’attico.

Rimarcano la verticalità della struttura, calcolata da Cesare Fermi, i contrasti cromatici delle finiture: gli elementi portanti sono rivestiti in klinker di colore grigio-verde-bluastro, mentre le fasce marcapiano sono in alluminio anodizzato nero semilucido; le vetrate della cortina sono montate su infissi basculanti in legno e alluminio.

La pianta, quadrata con agli angoli smussati, concentra poi scale e ascensori sul retro e si adatta sia agli spazi commerciali del piano terra e del primo piano, sia agli uffici dal secondo al quarto, sia agli appartamenti residenziali che erano collocati dal quinto all’attico.

Oggi Asti Architetti ha quindi curato il progetto di riqualificazione di Torre Tirrena/ The Liberty Tower con destinazione mista (retail e direzionale) sulla base di una visione strategica di sviluppo guidata da Hines Italy.

Questo intervento di Asti Architetti completa e definisce Piazza Liberty in dialogo con il progetto ipogeo del flagship store Apple di Foster + Partners che scava la piazza – enfatizzata dalle fontane a cascata – con un anfiteatro a gradoni. Asti spiega:

Il disegno della facciata della torre, ora esaltata nelle sue caratteristiche di verticalità – finalmente riconsegnata alla città anche come presenza notturna grazie alle strip-led che esaltano gli elementi verticali strutturali – si relaziona con il parallelepipedo vetrato a contenimento della fontana e con l’illuminazione della piazza”.

All’esterno della The Liberty Tower è stata valorizzata la chiarezza strutturale dei “pilastrini binati” della facciata che sdoppiandosi con raccordi inclinati segnano la verticalità della torre definendo la base e la parte sommitale e creando un forte contrasto di luci e ombre. Ancora Asti:

Nel progetto di riqualificazione ho adottato un approccio basato sulla conservazione e sull’enfatizzazione dei caratteri fondamentali del disegno originario fatto dai fratelli Soncini: The Liberty Tower è unica a Milano per la sua facciata ‘a caramella’ che nella base si ‘accartoccia’ su sé stessa concludendosi nella parte sommitale con una rientranza dei propri elementi connotanti dello sviluppo verticale”.

Gli interni sono stati invece completamente ristrutturati e rifunzionalizzati negli aspetti impiantistici energetico strutturali e ad oggi è stata ottenuta la LEED Gold Pre-certified.

In copertura, prima adibita a locali tecnici (ora posizionati negli interrati), è stato infine realizzato un nuovo volume vetrato arretrato rispetto al filo della facciata con un ampio terrazzo dotato di ampie vasche piantumate (cinque ulivi sono stati posizionati in continuità della fuga verso l’alto dei pilastrini della facciata principale) come affaccio sulla città e open house degli uffici che l’edificio ospita.

Un restyling gentile, in bilico tra la Milano degli Anni Cinquanta e quella contemporanea.