Una casetta rossa pensata per gli incontri tra i detenuti e i loro bambini. A Milano, nel carcere di Bollate, alcuni studenti del Politecnico di Milano hanno progettato insieme ad un gruppo di detenuti un padiglione simbolico, realizzato nel giardino e chiamato appunto la Casetta Rossa.
Si tratta di un’iniziativa dal forte valore sociale che non rinuncia però alla ricerca estetica, un volume semplice e archetipico pensato tuttavia per rispondere alle esigenze della realtà penitenziaria: lo spessore della struttura a telaio di legno ha indotto ad allargare i parapetti della parte aperta per ricavarne sedute e contemporaneamente ha generato nicchie all’interno che offrono ai bambini inaspettati spazi di gioco.
La tessitura del rivestimento in pannelli di legno riflette il paesaggio interno mentre il rapporto tra apertura e chiusura del volume è particolarmente interessante: su uno dei due lati lunghi l’apertura è stata ampliata e sul lato chiuso opposto è stata aperta una finestra, creando un dispositivo di sorveglianza perfettamente integrato nel volume.
Un’architettura altamente simbolica e strettamente legata al concetto di dignità.
Fotografie di Giorgio di Marco e Isabella Balena.