Il Bauhaus compie 100 anni e il mondo del design fa a gara per celebrarne lo stile e l’eredità.
Di questa competizione all’insegna della creatività fa parte a pieno titolo anche Formae, il giovane brand di complementi d’arredo nato dall’esperienza quarantennale nella lavorazione del metallo dell’officina Tramonti, oggi sede di una nuova e dinamica progettualità.
Le collezioni Formae, da sempre caratterizzate da un’estetica al tempo stesso essenziale e pop, trovano così ispirazione nella lezione del Bauhaus: lo si vede nei profili tondeggianti del portavaso a sospensione Saturno, del side-table Ettore e della lampada Gemina, tutti parte di Estensioni, la prima collezione di Formae.
In ognuno di questi prodotti, l’elemento geometrico del cerchio diventa, come nelle lezioni del Bauhaus, oggetto di un’indagine che gli permette di piegarsi ad utilizzi differenti, generando collezioni pensate per convivere negli stessi ambienti, complementari tra loro e proprio per questo in grado di stabilire un dialogo efficace.
Il portavasi Saturno, disegnato da Anna Mercurio, nasce dalla ricerca della designer relativa ad un profondo studio sul tema della circonferenza e del diametro abbinato alle lezioni del maestro del Bauhaus Joseph Albers sullo studio dei piani: un oggetto apparentemente semplice, dove un cerchio metallico bidimensionale, tagliato a laser e poi piegato, dà vita ad una struttura tridimensionale in cui è posto un vaso in ceramica, mentre una solida corda nautica sostiene il portavaso, disponibile in tre grandezze differenti, e permette di poterlo fissare con facilità.
Ettore è invece il side table in frassino, acciaio e ottone progettato dall’art director Leonardo Fortino: un piano circolare in legno, posto in risalto dal contrasto materico con gli appoggi metallici, è sormontato da un pianetto di dimensioni più contenute, la cui altezza può essere regolata tramite una chiavetta d’ottone, elemento estetico e al tempo stesso funzionale, posta lungo la circonferenza del tavolo; componente apparentemente fuori contesto, la chiave da ricarica impreziosisce il tavolino, trasformandolo in un oggetto che appartiene pienamente al presente e al tempo stesso in grado di richiamare gli echi di un mondo passato.
Infine, un cerchio metallico, sospeso e leggero, costituisce la struttura di Gemina, l’essenzialissima lampada a sospensione progettata da Lucio Curcio e Luca Binaglia: la fonte luminosa risiede su un cilindro innestato lungo la circonferenza del cerchio, al tempo stesso struttura e minimale decorazione che cinge il punto luce; Gemina è INOLTRE disponibile in due diverse versioni e due grandezze differenti, per giocare con la leggerezza della luce e delle sue forme.
La storia del Bauhaus continua.