HomeDesignIl ristorante Hyle sceglie l'innovazione Lapitec

Il ristorante Hyle sceglie l’innovazione Lapitec

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La selezione ricercata delle materie prime, in cucina e in architettura, è il fulcro del progetto dello chef Antonio Biafora a San Giovanni in Fiore, piccolo paese immerso nel paesaggio della Sila: il ristorante Hyle, il cui nome riprende il termine coniato da Aristotele per identificare appunto la materia e più tardi trasformato proprio nel termine corrente “Sila”.

Il concept da cui è stato sviluppato il progetto di interior del locale, ideato dall’architetto Francesca Arrighi e dall’ingegnere Giuseppe Pio Mazzei, è focalizzato sul calore del legno, che definisce la pavimentazione e gli arredi e si mescola ai dettagli di colore nero, che caratterizzano le pareti e i piani in Lapitec del bancone cucina, a vista sulla sala, e della grande madia centrale.

Grazie alla sua composizione e all’assenza di porosità sulla superficie, Lapitec è un materiale che non assorbe liquidi, non si macchia, non si graffia né subisce abrasioni, oltre a resistere alle elevate temperature ed essere facile da pulire.

La particolare lavorazione della pietra sinterizzata, ad opera di FDC Fuda Division Contract srl, ha consentito poi l’integrazione a scomparsa nel top di una serpentina riscaldante, che permette di mantenere a temperatura le portate durante le fasi di impiattamento.

Anche la grande credenza collocata tra i tavoli rotondi è rifinita da un piano in Lapitec Nero Assoluto con finitura lucida, su due livelli, così come la mensola che sostiene il lavabo nella zona di servizio.

Ripetuta in diverse aree, la superficie in Lapitec crea così un ritmo spaziale all’interno del ristorante, all’insegna dei valori di qualità, tecnologia e versatilità che contraddistinguono l’identità di questo materiale innovativo.