Che cosa hanno in comune una bella casa, un mobile di fattura raffinata e una efficace campagna pubblicitaria? La cura speciale nella progettazione.
Progettare un oggetto e progettare una strategia di comunicazione sono attività simili (il verbo utilizzato, del resto, è lo stesso) perché si basano su elementi analoghi: l’idea creativa, la funzionalità rispetto all’obiettivo, l’equilibrio delle parti per ottenere l’armonia del tutto.
Nel caso della pubblicità, una parte fondamentale del progetto è oggi sempre più rappresentata dalla musica, come è emerso dall’analisi sviluppata durante l’evento Non chiamatemi Jingle. Musica, brand e evoluzione digitale promosso lo scorso 22 novembre dal Gruppo Media, Comunicazione e Spettacolo di Assolombarda nell’ambito della Milano Music Week 2018.
La riflessione si è sviluppata a partire da alcuni dati molto significativi: il mercato musicale italiano ha infatti un valore totale di 93,4 milioni di dollari, secondo i dati IFPI, in crescita rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente rispettivamente del +8,1% nel 2017 e del +6% nei primi 9 mesi del 2018.
Un motivo in più per affrontare il tema delle nuove dinamiche che il mondo della musica offre alla comunicazione di marca e per presentare una fotografia organica del mercato e dell’evoluzione del settore, come sottolineato anche da Carlo Bonomi, Presidente di Assolombarda, che aggiunge:
“Come imprese dobbiamo cambiare marcia sui giovani, colmando da un lato il mismatch tra competenze e profili richiesti dalle aziende e dall’altro tenendo aperte le porte delle nostre imprese ai talenti più meritevoli, sostenendo e coltivando capacità e creatività. Iniziative come quella presentata oggi hanno il merito di coinvolgere i giovani e avvicinarli al mondo del lavoro: conoscere la filiera della musica e scoprire i processi creativi che la legano alla comunicazione e alla pubblicità è, infatti, indispensabile per coloro che intendono entrare in questo settore”.
Per quanto riguarda le tendenze del mercato musicale italiano, è lo streaming a registrare un aumento consistente facendo segnare nel 2017 un +41%, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, e un +31,2% nei primi 9 mesi del 2018 (fonte FIMI).
Inoltre, da uno studio PwC (PwC Global Entertainment & Media Outlook 2018/2022) emerge che il mercato mondiale delle sincronizzazioni, ovvero l’abbinamento tra un brano musicale e una produzione audiovisiva come spot pubblicitari e film, registra un tasso di crescita del 2,6% calcolato con una base actual (dal 2013 al 2017) e una stimata (che va dal 2017 al 2022); anche in Italia migliorano poi, nel 2017, i numeri della revenue da sincronizzazione, che registra un +9% (fonte FIMI).
L’appuntamento è stato anche un’opportunità per capire come realizzare una campagna pubblicitaria che sfrutti appieno le potenzialità offerte dalla musica: a partire dai dati Nielsen, è emerso che le hit musicali aumentano del 20% l’attenzione, il coinvolgimento emotivo e il ricordo, migliorando anche le visualizzazioni dell’annuncio pubblicitario, in quanto, grazie alla colonna sonora, il video viene visto più volte dai consumatori e, così facendo, aumenta anche l’interesse per il messaggio dello spot.
Numerosi sono stati gli interventi prestigiosi che hanno animato il pomeriggio: Enzo Mazza, Presidente FIMI; Sergio Cerruti, Presidente AFI; DJ Shablo, Manager, produttore e talent scout; Federico Giorgio Marrano, Marketing Director Confectionary Nestlè; Michele Mariani, Executive Creative Director Armando Testa; Giancarlo Losciale, Director of Licensing Universal Music; Joanna Bartusek, Head of Brand e Advertising Management Unicredit S.p.A; Giampietro Vigorelli, Pubblicitario; Francesco Vigorelli, alias Jake La Furia, Rapper.
Infine, la realizzazione e il coordinamento creativo dell’evento sono stati supportati da ABC Production +, agenzia specializzata nella produzione pubblicitaria, mentre The Visual Agency, agenzia specializzata in infografica e data visualization, si è occupata dei materiali infografici e audiovisivi.
Una commistione di competenze e professionalità che ha consentito la costruzione di un momento di dialogo sinergico ed efficace tra l’industria musicale e il mondo della comunicazione commerciale, immaginando nuovi orizzonti da esplorare insieme.