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Proximars, la robotica incontra l’arte per la prima opera d’arte in serie

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Arte e tecnologia, umanità e robotica, unicità e serialità: gioca con il paradosso degli opposti il nuovo progetto di Proximars, giovanissima startup nel settore dell’arte che punta sulla sinergia tra colori e codici per creare la prima opera d’arte in serie, realizzata in creazione dal vivo tra uomo e robot.

La startup nasce da un’idea di Luca Maitan, imprenditore nel campo degli impianti robotizzati di verniciatura e di Davide Vercelli, designer e direttore artistico, a cui si sono affiancati Simeone Maitan e Mattia Parola.

Racconta Maitan:

I primi tentativi di realizzare quadri attraverso la tecnologia risalgono a quasi vent’anni fa quando ho avuto l’idea di progettare un nuovo strumento tecnologico per la produzione artistica. L’ambizione è di sviluppare un portafoglio di strumenti per offrire agli artisti modalità espressive non sperimentate prima.

Se già all’inizio degli anni Venti la serie Telephone Paintings di Lázló Moholy Naghy prevedeva di realizzare le opere trasformandole in una serie di istruzioni telefoniche, oggi le istruzioni vengono inserite in un programma che comanda i movimenti di “Primus” un braccio meccanico che con la delicatezza di un pittore traccia linee e definisce spazi seguendo il progetto dell’artista.

Il progetto, nato circa un anno fa, ha visto la sua prima realizzazione lo scorso mese di maggio attraverso la collaborazione con l’artista NO CURVES, uno tra i maggiori esponenti internazionali della Tape Art, una forma d’arte a sé stante che utilizza il nastro adesivo come strumento d’espressione.

È nato così Andy_BOT, un’opera in serie che vuole essere un omaggio all’icona della Pop Art Andy Warhol e alla robotica:

“Ho scelto di utilizzare Andy Warhol per il progetto Proximars perché ritengo che sia una figura transmediale nel mondo dell’arte” ci spiega No Curves. “Attraverso l’utilizzo di vari media e tecniche artistiche è riuscito a raggiungere il cuore dell’arte e del commercio a 360°. Nell’ultimo anno sto lavorando molto sulla figura di Warhol, e con questo progetto ho cercato di realizzare attraverso la robotica un suo ritratto che potesse funzionare non solo a nastro adesivo ma anche con una pittura tecnologica in serie mantenendo la precisione e la geometria che caratterizzano il mio lavoro.”

Conclude Davide Vercelli:

“Quello che stiamo facendo rappresenta il primo passo di un ecosistema in grado di seguire le richieste e le fantasie degli artisti. Il fine è di creare multipli “speciali”, in cui vi sia una importante matericità. L’opera non è una semplice stampa o una serigrafia ma un lavoro in cui la creatività dell’artista e le potenzialità del mezzo sono integrate e cooperanti”.

L’edizione limitata di NO CURVES per Proximars, nelle tre diverse serie, pensata per un vasto pubblico, sarà disponibile su Kickstarter, la più importante piattaforma crowdfunding di progetti creativi, ad un prezzo accessibile.