La classica stufa a pellet diventa un autentico oggetto architettonico nel nuovo progetto Wall ideato dalla designer spagnola Patricia Urquiola per il marchio MCZ e concepito per rispondere alle sempre più rilevanti esigenze di sostenibilità ambientale.
“Nel settore delle stufe a pellet in questi anni c’è stata un’evoluzione di pensiero importante”, spiega Patricia Urquiola in occasione del suo debutto nel settore fuoco. “Sono fonti di calore neutrali in termini di CO2 e questo per noi è fondamentale.”
Per qualificare anche dal punto di vista decorativo l’oggetto stufa, Urquiola ha deciso puntare su un design minimalista: ad un concetto cilindrico molto sobrio, privo di griglie di aerazione frontali, si adagia infatti una forma lineare che va in appoggio al muro, e questo particolare disegno della struttura, interamente realizzata in acciaio verniciato Black, è una soluzione semplice ma innovativa pensata da Urquiola per nascondere le tubature e gli elementi tecnici di collegamento della stufa.
L’essenzialità di Wall è inoltre esaltata da un dettaglio unico ed altamente evocativo: il basamento, vero elemento di dialogo con la casa, che rende la stufa un elemento di arredo, al di là della sua sobrietà formale; è disponibile, oltre che in acciaio Black in abbinata alla struttura, in diversi materiali naturali, come la pietra, il terrazzo di marmo, il legno o il cemento.
Infine, la possibilità di scegliere tra finiture così matericamente diverse tra loro si aggiunge al fatto che Wall è una stufa gestibile direttamente dal proprio smartphone.
Conclude Patricia Urquiola:
“Le stufe a pellet sono oggetti smart, che nascono già per interagire con noi e dialogare con noi. In breve tempo queste conversazioni con gli oggetti saranno sempre più presenti nelle nostre case.”