Home#dontstopdesignStratasys per Elkus Manfredi, oltre i confini della progettazione architettonica

Stratasys per Elkus Manfredi, oltre i confini della progettazione architettonica

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Elkus Manfredi Architects è uno dei principali studi di architettura di Boston e con il suo team di 285 creativi affronta progetti di alto profilo per clienti di tutto il mondo: per questo motivo, è costantemente alla ricerca di tecnologie in grado di far avanzare il processo di progettazione e fornire un servizio di livello elevato ai propri clienti.

Elkus Manfredi ha tradizionalmente affidato all’esterno la realizzazione dei suoi modelli, in particolare ai negozi di modellismo: questo processo comportava una notevole quantità di comunicazione tra il progettista e il modellista e ciò, unito alla realtà delle ristrette tempistiche del progetto, significava che il team di progettazione non poteva esplorare tutti i percorsi progettuali che avrebbe voluto.

Così lo studio ha scelto di cercare un’alternativa e si è rivolto alla tecnologia della stampa 3D, che ha aperto le porte a nuove possibilità di progettazione; nella scelta, i fattori più importanti sono stati l’affidabilità, la qualità, la ripetibilità, la velocità, il costo e l’esperienza dell’utente e in particolare le stampanti 3D Stratasys ® hanno spuntato tutte le caselle.

Grazie a questa nuova tecnologia, i team di progettazione sono stati in grado di entrare in azione – passando rapidamente dalla stampa 3D di forme semplici come cubi e sfere alla verifica dei limiti con forme edilizie, geometrie complesse, dettagli, sculture e spazi.

La stampa 3D è diventata anche un potente strumento per trasmettere l’intento progettuale mantenendo la qualità e il controllo dell’output durante l’intero processo di design.  Spiega Thomas Carrier, Director of Fabrication di Elkus Manfredi:

Avevamo tutti gli strumenti a portata di mano per progettare e realizzare i modelli all’interno dell’azienda, il che ha ridotto i nostri sforzi nella pianificazione e nell’esecuzione dei nostri progetti. E abbiamo potuto ottenere all’improvviso una produzione di alta qualità più elevata che mai. Inoltre, come progettisti, vogliamo dare vita alla visione del nostro cliente e vogliamo raggiungere questo obiettivo attraverso la stampa 3D. Penso che arricchisca la conversazione e lo spirito collaborativo del design. Ora possiamo mostrare loro durante il processo cose che non hanno mai visto prima“.

Oggi Elkus Manfredi ha abbracciato completamente la stampa 3D e continua a testare i confini di questa tecnologia esplorando applicazioni di interesse come il colore, in quanto i nuovi modelli fotorealistici comunicano meglio l’aspetto e la sensazione dei progetti ai clienti.

I progettisti sono anche in grado di adottare un approccio più modulare alla stampa 3D, diventando più reattivi ai cambiamenti: ad esempio, possono semplicemente stampare nuove opzioni esterne per gli edifici del modello invece di ristampare l’intero modello.

Inoltre, i designer hanno esplorato la stampa 3D Stratasys per visualizzare spazi complessi e sotterranei e per imitare altri processi di fabbricazione nel costruito, colmando il divario tra l’intento di progettazione, le approvazioni e la fabbricazione finale.

Non stupisce in conclusione la dichiarazione di Carrier: “Pensiamo che potremmo essere dipendenti dalla stampa 3D“. Una dipendenza di nome Stratasys.