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Arnaldo Pomodoro e la Fonderia De Andreis

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Siamo entrati nella Fonderia Artistica De Andreis per capire cosa avviene quando prendono vita le sculture in bronzo di Arnaldo Pomodoro. Accompagnati dalle guide della Fondazione abbiamo visitato i laboratori alle porte di Milano, per ripercorrere le fasi di una lavorazione che ha ancora oggi un “sapore antico”.

© Andrea Boni

LA FONDERIA

La Fonderia d’Arte De Andreis nasce sessant’anni fa, nel 1964, per volontà di Giuseppe De Andreis, detto “Pinella“. Le origini risalgono al 1926 quando, ancora giovanissimo, iniziò a lavorare nelle più antiche botteghe di Milano, diventando presto un affermato artigiano e arrivando a lavorare al fianco dei maggiori artisti italiani quali Arturo Martini, Adolfo Wildt, Francesco Messina, Giacomo Manzù, Marino Marini.

© Fonderia De Andreis

Ormai esperto fonditore, con i figli Oreste, Gianni e in seguito Franco, decise di creare la sua impresa dove presto altri importanti artisti lo seguirono. Tra di loro Arnaldo Pomodoro, che trovò in lui non solo un valido artigiano ma anche un collaboratore e un amico fidato.

A testimonianza del suo talento, “Pinella” partecipò anche alla realizzazione della fusione in bronzo delle Porte del Duomo di Milano, un’opera di A. Minerbi, installata nel 1948.

Dopo la scomparsa di “Pinella“, la fonderia venne gestita dai figli che continuarono la tradizione tramandata dal padre e proseguirono l’attività per alcuni anni. Successivamente all’uscita dei fratelli Tino e Gianni, Franco si avvalse del prezioso contributo di cinque nuovi soci: i fratelli Andrea e Davide Bonissi, Stefano Annovi, Francesco Contino e Andrea Saad, anch’essi figli d’arte e a loro volta capaci di creare quell’artigianato artistico appreso dai loro padri e allo stesso tempo maestri.

© Andrea Boni

Oggi, tutti insieme, portano avanti una tradizione che ormai vanta più di mezzo secolo di storia e sono il loro entusiasmo e la loro energia creativa a far sì che la Fonderia De Andreis continui a distinguersi nel panorama italiano e internazionale per competenza e originalità dello stile.

© Andrea Boni

LA FUSIONE A CERA PERSA

Il processo di fusione a cera persa è un metodo di fusione dei metalli che ha origini molto antiche e viene utilizzato ancora oggi da abili artigiani.

Il procedimento coinvolge diverse fasi:

  • Creazione del modello: viene realizzato un modello in cera dell’oggetto che si desidera produrre. Questo modello può essere realizzato tradizionalmente a mano o tramite le innovative procedure di stampa in 3D.
© Andrea Boni
  • Costruzione dell’involucro: il modello in cera viene quindi prima preparato con la costruzione di canali di sfiato e di colata, poi rivestito con uno strato di materiale refrattario, come gesso o ceramica, per creare un involucro solido intorno al modello. Questo sarà successivamente riscaldato per rimuovere la cera e creare uno stampo vuoto.
© Andrea Boni
  • Rimozione della cera: l’involucro contenente il modello viene quindi riscaldato, facendo fondere la cera che viene rimossa o “persa” dallo stampo. Questo lascia uno spazio vuoto all’interno dell’involucro che corrisponde alla forma desiderata dell’oggetto finale.
© Andrea Boni
  • Fusione del metallo: lo stampo vuoto viene quindi riscaldato a temperature molto elevate; il metallo fuso viene versato all’interno dello stampo che si solidifica assumendo la forma desiderata.
© Andrea Boni
  • Raffreddamento e rimozione dell’involucro: una volta che il metallo si è solidificato, lo stampo viene lasciato raffreddare. Successivamente l’involucro viene rotto o dissolto per rivelare l’opera.
© Andrea Boni
  • Finitura: l’oggetto finale può richiedere ulteriori lavorazioni, come la rimozione di eventuali imperfezioni o la rifinitura delle superfici.
© Andrea Boni

L’amore per un mestiere unico, l’attenzione nelle finiture a cesello, la qualità delle patine, sono elementi che marcano un’innegabile differenza tra un manufatto e un’opera d’arte unica ed ineguagliabile.

In questo percorso abbiamo imparato a riconoscere le varie fasi di una lavorazione antica ed affascinante, opera di abili artigiani che da sempre affiancano gli artisti nell’esecuzione delle loro opere.