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Chiesa Santa Maria Goretti di Mormanno, l’architettura dialoga con il sacro

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Nel cuore del Parco Nazionale del Pollino, tra i colli del piccolo comune montano di Mormanno, sorge la Chiesa di Santa Maria Goretti progettata da MC A – Mario Cucinella Architects, vincitore del Progetto Pilota CEI 2011.

Solitaria e monolitica, alta 16 metri, la Chiesa domina il contesto urbano preesistente e la sua architettura richiama un foglio candido, leggero e continuo che piegandosi disegna una pianta organica (ispirata dalle geometrie delle più belle chiese barocche) e crea uno scrigno che custodisce e protegge l’intima sacralità degli interni, in dialogo con il paesaggio circostante.

Sfruttando il nuovo accesso dal versante nord-est del sito, la Chiesa è il punto di arrivo di un percorso spettacolare che si affaccia fra le dorsali del Parco Nazionale del Pollino, mentre i locali della canonica sfruttano l’attuale via d’accesso al sito, creando una sorta di piccolo complesso urbano circondato da giardini e affacciato sulla vallata.

La facciata principale, che si apre sulla nuova piazza della Chiesa, è caratterizzata da pochi ma essenziali elementi che definiscono i principali segni della tradizione cristiana: il portale di ingresso e la croce. Il simbolo della croce, che si illumina di sera, appare in facciata attraverso leggeri sfaldamenti dell’involucro che disegnano linee d’ombra generate dall’intersezione col portale d’ingresso, dando vita a un’incisione lieve e al contempo dal forte valore espressivo.

Lungo l’involucro esterno, una serie di formelle in creta, realizzate dai bambini della comunità locale durante il periodo della didattica a distanza, su progetto dell’artista Giuseppe Maraniello, raccontano la “Via Crucis”. All’interno di questa scansione plastica, l’episodio della crocifissione è narrato attraverso una finestra che guarda al crocefisso interno alla chiesa; il 6 giugno, data di morte della Santa a cui è dedicata la Chiesa, un raggio di luce si allinea alla finestra illuminando completamente il crocefisso.

Particolare attenzione è stata riservata al sagrato che si caratterizza come un percorso unico, pavimentato come l’interno della Chiesa, che accompagna il visitatore fino al portone di ingresso. Il monumentale ingresso alla Chiesa è scandito da parole riconducibili alla vita di Santa Maria Goretti, incise sulla facciata, che accompagnano simbolicamente il visitatore all’interno dello spazio sacro.

L’interno è pervaso dalla luce naturale e dalla sommità della Chiesa una serie di veli traslucidi, come drappi scenici, riempiono lo spazio centrale riverberando la luce attraverso le sue pieghe in un gioco di riflessi che si rifà allo spettacolo mistico delle aurore boreali, generando così un’atmosfera intima e raccolta.

I materiali sono legati alla tradizione, come la pietra, il bronzo e il mosaico, e dialogano con l’eco dell’impianto barocco; le opere scultoree realizzate dall’artista Giuseppe Maraniello, riprendono le forme fluide delle pareti della Cappella, come l’Ambone, la figura della Vergine Maria, la Custodia Eucaristica e il Fonte Battesimale. Gli arredi in legno e acciaio, disegnati da MC D – Mario Cucinella Design, sono stati volutamente pensati con un design minimale e austero, per mettere in risalto gli elementi architettonici e scultorei.

Durante la progettazione, una particolare attenzione è stata poi rivolta al rapporto armonioso con la natura circostante: le coperture verdi e le corti interne piantumate, così come l’orto biologico antistante la Casa Canonica per una coltivazione a km0, a servizio anche della comunità, contribuiscono alla sostenibilità del progetto.

Conclude Mario Cucinella:

‘’L’architettura della Chiesa, i suoi spazi interni, gli interventi d’artista sono le stazioni di un percorso di accrescimento spirituale. Nello studio delle forme abbiamo cercato l’equilibrio: la capacità di coniugare i momenti sacri con la fruizione liturgica della chiesa. Progettare una chiesa è un messaggio di continuità con lo spirito dell’arte che ha attraversato imperturbato i secoli dell’umanità.”