Lo studio di architettura Park Associati ha progettato la nuova Digital Factory di Luxottica a Milano, realizzando un importante intervento di recupero architettonico industriale in collaborazione con StorageMilano.
Per l’azienda, leader mondiale nel mercato del eyewear, gli architetti hanno immaginato un contenitore aperto e flessibile, dove far dialogare storia, cambiamento e creatività puntando su innovazione tecnologica dei materiali e soluzioni architettoniche d’avanguardia.
Prendendo ispirazione dai valori identitari di Luxottica, nel rispetto del tessuto urbano e sociale del quartiere, Park Associati ha reinterpretato l’architettura industriale esistente, occupata un tempo dalla General Electric, e ne ha mantenuto i volumi importanti e soprattutto il carattere, usando però innesti contemporanei sulla facciata e negli interni, in una logica di estrema qualità costruttiva.
L’intervento mette in luce le forme e linee originali del costruito: eliminando le superfetazioni interne e adeguando l’edificio ai parametri di sicurezza e sostenibilità contemporanee, conserva infatti il pregevole disegno di travature reticolari in cemento armato ed esalta l’andamento verticale della facciata.
L’involucro è frutto di una ricerca tecnologica e strutturale che conferisce all’edificio la massima trasparenza e luminosità interna. In particolare, su via Tortona, la facciata scorre con una struttura vetrata a tutt’altezza su cui si inseriscono lesene verticali in metallo bronzato a riprendere il passo degli shed.
La trasparenza si riverbera sui volumi interni che vengono completamente reinterpretati per accogliere le nuove funzioni: lo showroom e alcuni spazi commerciali al piano terra, il Digital Lab, centro di innovazione ad alta tecnologia, al primo piano.
Gli interni, progettati da StorageMilano in collaborazione con Park Associati, sono luminosi e confortevoli e beneficiano di aree verdi di svago e meeting informali. Spiccano il giardino interno al piano terra e i patii verdi al primo piano.
L’intervento segue infine un protocollo di qualità e sostenibilità LEED, per cui si punta a raggiungere la classe “GOLD”.
In definitiva, con un progetto di questo tipo, la Digital Factory contribuisce a rivitalizzare una zona della città di Milano, recuperata da ambiente periferico ad area vitale, restituita al sistema urbano e collettivo.