Con quel suo nome originale che significa “pennello da birra” e ne celebra la natura ibrida tra architettura e pop art nel cuore di Berlino, Bierpinsel è l’edificio ritratto nella fotografia vincitrice del Premio Icons of Architecture 2023, scattata da Martin Wacker e selezionata da Matrix4Design tra le oltre 200 fotografie partecipanti al concorso organizzato in collaborazione con URBAN Photo Awards. Questa la motivazione:
“Abbiamo scelto di premiare lo scatto che più degli altri ci ha disorientato, mettendo alla prova la nostra capacità di individuare e capire prospettive, orientamenti e angoli di luce. L’autore ha radicalmente reinterpretato il punto di vista sull’edificio, ‘spegnendo’ i colori che oggi lo identificano e riportandolo alle sue originarie tonalità di chiaro e scuro.”
In occasione dell’annuncio ufficiale, abbiamo contattato Martin Wacker e gli abbiamo posto alcune domande sulle origini della foto vincitrice e sul suo approccio alla fotografia di architettura.
Come è nata la foto “Bierpinsel”?
Io e mia moglie, anche lei fotografa, stavamo organizzando un viaggio a Berlino e abbiamo stilato un elenco di 18 luoghi. L’edificio soprannominato “Bierpinsel” (pennello della birra) era la nostra ultima destinazione. Onestamente, quando l’abbiamo visto per la prima volta siamo rimasti un po’ delusi. Ma, una volta importato su Lightroom, ho pensato che avrebbe potuto essere uno scatto “wow”.
Quali sono le origini della sua passione per la fotografia? Qual è il suo background?
Ho iniziato la mia carriera lavorativa in una società di produzione cinematografica per spot televisivi. Per tutta la vita ho lavorato nell’industria audiovisiva con mansioni diverse. Aver lavorato con brillanti direttori della fotografia (DOP) mi ha davvero ispirato. La mia affinità con la fotografia è sempre stata presente e nel 2011 ho acquistato la mia prima fotocamera DSLR.
Secondo lei, cosa c’è di affascinante nel rapporto tra fotografia e architettura?
La prospettiva e la percezione: la fotografia influenza il modo in cui percepiamo e comprendiamo l’architettura. La scelta di angolazioni, inquadrature e composizioni nella fotografia architettonica può alterare la nostra percezione di un edificio. I fotografi possono enfatizzare alcune caratteristiche o creare un senso di scala, aiutando gli spettatori ad apprezzare il design e le qualità spaziali di una struttura.
Come si fotografa un edificio? Che tipo di competenze sono necessarie per scattare una fotografia d’impatto?
Bisogna prestare attenzione alla composizione e all’inquadratura. Mi piace sperimentare diverse angolazioni e prospettive per trovare la visione più interessante e dinamica dell’edificio. A volte uso un’inquadratura più ampia per includere il contesto, catturando l’edificio all’interno dei suoi dintorni, oppure aspetto di avere di fronte le persone giuste, che possono dare un senso di scala e di luogo.
Quali sono le caratteristiche che contraddistinguono il suo stile di fotografo?
Direi la semplicità e l’elaborazione minima. Cerco forme geometriche forti nell’architettura e il gioco di luci e ombre sulle strutture. Oltre il 90% delle mie foto sono scattate a mano per essere più flessibile. Essendo un purista, non uso Photoshop, ma solo Lightroom per mantenere le immagini autentiche.
Che tipo di sensazioni vuole comunicare attraverso le sue fotografie?
Dipende dallo scatto e dal mio stato d’animo al momento della ripresa e dell’elaborazione.
In definitiva, che cosa rappresenta per lei la fotografia, e in particolare la fotografia di architettura?
La fotografia è un’arte visiva che mi permette di esprimere la mia creatività e i miei pensieri. Nella fotografia di architettura, mi piace enfatizzare la composizione, l’illuminazione e la prospettiva per creare immagini di edifici di grande impatto visivo ed estetico, trasformando l’architettura in arte.
