Dall’Europa agli Stati Uniti fino all’Asia, le icone dell’architettura non hanno confini. In occasione del Premio Icons of Architecture 2023, Matrix4Design e URBAN Photo Awards ne hanno selezionate dieci tra quelle ritratte nelle fotografie partecipanti al concorso internazionale che mira a valorizzare l’alchimia perfetta generata dall’incontro tra architettura e fotografia. Ad accedere alla Top 10 del Premio (che viene dopo una prima selezione Top 30) sono dunque dieci fotografie iconiche dedicate a edifici altrettanto iconici, pensati e costruiti da grandi architetti che hanno fatto la storia della progettazione moderna e contemporanea.
Scelte dal fondatore di Matrix4Design Andrea Boni, nel mese di ottobre le dieci fotografie finaliste saranno esposte a Milano all’interno di una mostra temporanea presso lo showroom CRISTINA Brera nell’ambito della kermesse Milano Photofestival. Presto saranno disponibili ulteriori dettagli sull’esposizione. Nel frattempo, qui è possibile scoprire le fotografie in anteprima.
Maria Cristina Pasotti – La Casa Danzante di Praga
Realizzata tra il 1994 e il 1996, la Casa Danzante di Praga è il soprannome dato alla Sede degli Uffici Nazionali Olandesi situata nel centro di Praga, in Repubblica Ceca. Il progetto è opera dell’architetto croato Vlado Milunić che ha lavorato in collaborazione con l’architetto canadese Frank O. Gehry. Chiamato anche Fred e Ginger dai nomi dei due celebri ballerini Fred Astaire e Ginger Rogers di cui evocherebbe la danza, l’edificio combina elementi di Decostruttivismo, Neobarocco, Neogotico e Art Nouveau, gli stili architettonici che caratterizzano la città di Praga.
Dorota Yamadag – UFO Has Landed
Costruito in occasione di Expo Dubai 2020 e progettato dal pluripremiato studio londinese Foster + Partners, Alif – The Mobility Pavilion riflette sulle tematiche di Mobilità, Sostenibilità e Opportunità. Alif è la prima lettera dell’alfabeto arabo e simboleggia l’inizio del progresso e l’apertura verso nuovi orizzonti. La forma nervata e curva evoca il movimento, mentre il rivestimento in acciaio inossidabile altamente riflettente si ispira ai parafanghi cromati e alle ali degli aerei. Le linee visibili degli strati dell’edificio suggeriscono inoltre che siamo tutti collegati, anche se fisicamente lontani. Ospita l’ascensore per passeggeri più grande del mondo, in grado di ospitare più di 160 persone.
Wael ElHammamy – Untitled
Il centro culturale Heydər Aliyev è stato inaugurato nel 2012 a Baku, in Azerbaigian, e realizzato su progetto dell’architetta anglo-irachena Zaha Hadid. Ospita una sala conferenze con tre auditorium, una biblioteca e un museo. La sua forma fluida emerge dalle “pieghe” della topografia naturale del paesaggio e avvolge le singole funzioni dell’edificio in un’unica superficie continua, entrando in stretta relazione con l’antistante piazza pubblica.
Simone Cioci – Palau De Les Arts Reina Sofía
Costruito nel 2005 su progetto dell’architetto spagnolo Santiago Calatrava, il Palau De Les Arts Reina Sofía è il teatro dell’opera di Valencia, in Spagna, e la sede dell’Orquestra de la Comunitat Valenciana. Appartiene al complesso architettonico denominato Ciutat de les Arts i les Ciències. L’edificio è alto più di 75 metri e occupa una superficie di 40 000 metri quadrati; comprende una sala principale da 1700 posti per l’opera, un’Aula Magistral da 400 posti per conferenze e concerti di musica da camera, un auditorium da 1500 posti. In posizione adiacente al complesso, un ulteriore volume può ospitare 400 spettatori ed è dedicato a spettacoli di danza, teatro e musica.
Ingrid Gielen – VitraHaus
Progettato da Herzog & de Meuron e completato nel 2009, VitraHaus è il flagship store dell’azienda Vitra situato a Weil am Rhein, in Germania. Ospita la Vitra Home Collection, declinata in vari stili e allestimenti, tra grandi classici del marchio e progetti contemporanei. Consiste in una sovrapposizione di 12 case timpanate, particolarmente adatte per la presentazione di arredi domestici, allungate una sopra l’altra e dotate di grandi finestre anteriori, che si trasformano in vetrine e si affacciano sul Vitra Campus e sul paesaggio circostante.
Martin Wacker – Bierpinsel
Costruito tra il 1972 e il 1976 dagli architetti Ralf Schüler e Ursulina Schüler-Witte a Berlino come parte di un più ampio progetto urbanistico, il Bierpinsel (letteralmente: “pennello da birra”) è un edificio a torre alto 47 metri che fa riferimento al filone dell’architettura pop-art. È costituito da una struttura in calcestruzzo armato lasciato a vista che nella parte superiore si allarga per contenere uno spazio di tre piani in passato adibito a ristorante, il quale si distacca dall’edilizia storica circostante per la forma e per il colore rosso-arancione con cui era dipinto originariamente. Attualmente inutilizzato ma posto sotto tutela monumentale, nel 2010 venne ridipinto in tinte scure da un gruppo di street artists.
Claudia Alberti – Goccia d’Acqua
Costruita in occasione dell’Expo 2008 a Saragozza, in Spagna, la Torre del Agua è un edificio di 76 metri d’altezza progettato dall’architetto Enrique de Teresa. Si tratta di una torre a forma di goccia d’acqua, la cui struttura assume una forma diversa in base al punto di osservazione grazie alla presenza di un basamento di sostegno che consente all’edificio di smarcarsi dai limiti della conformazione del terreno sottostante. È realizzata in cemento, acciaio e vetro.
Vincent Belin – Esperanza
Situato nella zona ovest di Parigi, La Défense è uno dei quartieri commerciali più importanti d’Europa e il più grande centro direzionale del continente. Sede di grattacieli in vetro e cemento e di edifici futuristici che ospitano importanti aziende francesi e internazionali, il distretto offre anche luoghi dedicati allo svago e alla ristorazione in particolare nel Quatre Temps, il più grande centro commerciale d’Europa costruito nel 1980. Vi si trovano più di 60 opere di architettura e urbanistica contemporanea, con piazze, fontane e giardini verticali.
David Boam – A Canticle For Libeskind
L’Imperial War Museum North è il museo della guerra inaugurato nel 2002 a Salford Quays, nell’area metropolitana di Manchester, in Inghilterra, progettato dall’architetto statunitense Daniel Libeskind. È una delle cinque sedi dell’Imperial War Museum e presenta una complessa geometria di piani inclinati e superfici perpendicolari pensati per indurre un disorientamento simile a quello causato dalla guerra. La struttura è suddivisa in tre parti, Earth Shard, Water Shard e Air Shard, che rappresentano la guerra su terra, mare e cielo. Oltre agli spazi espositivi, ospita un ristorante e una piattaforma panoramica.
Maria Castiglione – Iowa Advanced Technology Laboratories
Completati nel 1992 su progetto degli studi di architettura Frank O. Gehry & Associates e Herbert Lewis Kruse Blunck Architecture, gli Iowa Advanced Technology Laboratories appartengono al complesso della University of Iowa, negli Stati Uniti. L’edificio si presenta come un insieme di forme scultoree che esprimono movimento ed energia, aggiornando i principi dello Streamlining con un nuovo vocabolario. Ogni elemento funzionale del progetto è rivestito con un materiale diverso, dall’acciaio al rame alla pietra.