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SCAPE Architettura firma il nuovo Centro di Controllo Ferroviario SNCF di Parigi

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Un nuovo archetipo urbano, allo stesso tempo infrastruttura logistica e Campus: è tutto questo il nuovo Centro di Controllo Ferroviario di Pantin (Parigi), progettato dallo studio SCAPE Architettura, diretto da Ludovica Di Falco.

Il complesso è parte di parte di EOLE, un importante progetto della rete ferroviaria francese SNCF che punta a sviluppare il traffico ferroviario regionale dell’île-de-France verso ovest ed è anche il primo elemento del futuro Écoquartier, il nuovo quartiere di alloggi, servizi ed uffici che verrà completato nel 2030.

L’edificio sarà caratterizzato da un’importante componente tecnica, situata nel pieno centro della città in trasformazione, e dal Campus destinato ad accogliere le Sale di Controllo e operative, i loro operatori, e tutti gli uffici necessari al loro corretto funzionamento.

D’ispirazione per il concept proposto è stata la Villa del Rinascimento: un’architettura iconica, chiaramente definita dal muro di cinta che protegge un microcosmo fatto di giardini, di spazi di lavoro e di vita, poi divenuta nel tempo parte integrante del contesto urbano, come nel caso della Villa Borghese a Roma.

Così, il Centro di Controllo Ferroviario risulta essere un edificio chiuso, definito da un alto muro di cinta in pietra che segue l’intero perimetro del lotto; al suo interno, il complesso è costituito da una sequenza di patii, di aree logistiche, di giardini pensili, di uffici e di grandi spazi destinati al controllo ferroviario.

Due edifici in metallo dorato emergono dallo scuro muro in pietra, creando un riferimento visivo, mentre gli spazi di lavoro godono di viste sull’esterno e di luce naturale; in particolare, per garantire il maggior comfort agli spazi di lavoro, SCAPE ha saputo combinare l’illuminazione artificiale a quella naturale per le zone attive giorno e notte.

Infine, i materiali preziosi delle facciate (la pietra di scisto, la maglia metallica dorata) con i giardini pensili definiscono le quinte del futuro Écoquartier, rendendo subito identificabile il nuovo Centro di Controllo Ferroviario nel suo contesto.