HomeDesignADI Lombardia, tre incontri per celebrare il design degli anni ‘80

ADI Lombardia, tre incontri per celebrare il design degli anni ‘80

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Mai come in questo periodo gli anni ’80 sono stati così di moda, tra rievocazioni di stile e nostalgia di un’epoca ricordata da tutti come la più spensierata del Novecento. Ma gli anni ’80 sono stati molto di più di un decennio effimero e luccicante. 

A dimostrazione di ciò, la Delegazione ADI Lombardia presenta il ciclo di 3 incontri DESIGN EXP Anni’80 il metallo e i suoi protagonisti, curato da ADI Lombardia e Roberto Marcatti presidente Adi Puglia e Basilicata,  dedicato ad alcuni protagonisti del design italiano degli anni ’80, periodo particolarmente fertile nel panorama nazionale e, in particolare in quello milanese. 

Si parte mercoledì 17 ottobre, con il primo incontro “L’esperienza di Carlo Forcolini in Alias”  a cui sarà presente lo stesso Carlo Forcolini, fondatore di Alias e attuale direttore scientifico della scuola Raffles di Milano; introdurrà l’incontro Andrea Rovatti presidente di ADI Lombardia, presenterà Roberto Marcatti e farà da moderatore Massimo Farinatti Vice Presidente di ADI Lombardia. 

Non c’è dubbio che durante gli anni ’80 la crescita dell’uso e del consumo di Design sia esplosa come una nuova era.  Dopo la straordinaria mostra al MoMA di New York del 1972, il Design Italiano, era diventato un fenomeno noto nel mondo.  Dopo la scomparsa di Giò Ponti, la rivista Domus passava alla direzione di Alessandro Mendini, il quale, già da alcuni anni aveva fondato la nuova rivista Modo. E poi tutti movimenti sperimentali, colti, aperti come Alchimia, Memphis, Zeus.” racconta Roberto Marcatti ideatore dell’iniziativa. 

Architetti e designers che diventavano imprenditori e che imponevano un loro modo e metodo produttivo, con una visione del mondo diversa, anche nell’uso dei materiali; si diffonde così l’impiego del metallo, poco costoso e semplice da lavorare, senza bisogno di stampi o di tecnologie sofisticate; nascono dunque realtà, diventate oggi dei marchi di riferimento internazionali, come Alias, Baleri, Cappellini, Pallucco

Dopo l’appuntamento del 17 ottobre, nella sede ADI di Via Bramante seguiranno altri due racconti, dedicati ad altri protagonisti indiscussi del design di quegli anni: il 28 Novembre 2018 “L’esperienza di Nicoletta Baucia e Maurizio Peregalli in ZEUS”; a Gennaio 2019 “L’esperienza di Enrico Baleri in Baleri Italia”. 

Questi incontri vogliono mettere ordine e dare il giusto rilievo a chi ha fondato e poi proposto nel mondo, alcuni degli oggetti che sono diventati ICONE del Design Italiano, nati in quegli anni, ma che non sono mai invecchiati, quelli che nel gergo vengono chiamati degli evergreen.conclude Roberto Marcatti. “Gli incontri presso la sede dell’ADI vogliono mettere in evidenza quell’humus, quell’aria, e quelle sensazioni che personalmente non ho più ritrovato e sentito. Non è nostalgia, e non è rimpianto, ma soltanto raccontare a chi non c’era cosa succedeva in questi anni, e come si è riusciti anche e solo con la forza delle idee (e magari con pochi denari a disposizione) a creare dei brand e delle straordinarie storie che ancora oggi resistono, pur con compagini societarie diverse.”