Air Factory per Alta Cucine: l’installazione di Pnat alla Milano Design Week

 

Sostenibilità e salvaguardia dell’ambiente sono processi che richiedono innovazione. Da questo punto di vista, il design di soluzioni a base vegetale (Plant Based Solution) negli spazi domestici rappresenta una risorsa fondamentale per migliorare la qualità della vita delle persone, in termini fisiologici e psicologici.

Partendo da qui, in occasione del Salone del Mobile di Milano 2022, la società di progettazione multidisciplinare Pnat ha realizzato per Alta Cucine un’installazione in cui design e tecnologia si combinano con un innovativo approccio biofilico.

La natura incontra dunque il design grazie all’utilizzo dell’Air Factory, che permette di sfruttare al massimo l’effetto positivo delle piante, grazie al sistema di filtraggio botanico brevettato da Pnat in collaborazione con il Laboratorio LINV dell’Università di Firenze. Il risultato che ne deriva è aria pura, sufficiente a purificare un intero appartamento.

L’Air Factory (in italiano: Fabbrica dell’Aria) è infatti una bio-macchina dove le piante non sono solo un elemento decorativo, ma il cuore tecnologico di un nuovo tipo di prodotto di design. Nello specifico, essa sviluppa un innovativo sistema di filtrazione botanica che purifica gli spazi indoor dagli inquinanti aerei attraverso l’uso di piante. L’unità è costituita da una teca in vetro che racchiude alcune piante di specie selezionate: l’aria entra nella parte inferiore ed è costretta a passare attraverso un filtro costituito sia dal substrato di crescita che dalle piante stesse; durante il passaggio, gli inquinanti vengono degradati e rimossi, sia dalle radici che delle foglie.

Inoltre, Fabbrica dell’Aria è un progetto completamente automatizzato e comprende un ventilatore silenziato, un impianto di irrigazione a circuito chiuso azionato da una micro pompa e luci sia decorative che tecniche, in grado di fornire le frequenze luminose adatte alle piante. Ogni installazione è dotata di sensori che monitorano in tempo reale i dati ambientali e il livello di inquinanti atmosferici in entrata e in uscita dal sistema.

Durante la Milano Design Week abbiamo avuto l’occasione di scoprire questo progetto pionieristico proprio all’interno dello showroom di Alta Cucine in Foro Buonaparte 68. Lì abbiamo incontrato Alessandro Moras, CEO di Alta Cucine, che ci ha raccontato che cosa significa per quest’azienda di San Vito al Tagliamento puntare sulla sostenibilità:

Per Alta la sostenibilità non è solo un impegno dal punto di vista produttivo. Siamo coscienti di dover implementare ogni giorno sistemi produttivi che rispettino l’ambiente interno all’azienda e quindi nello stesso tempo la salute delle persone e il territorio che ci circonda. A questo scopo, usiamo sempre di più materiali riciclabili, abbiamo installato impianti di aspirazione di ultima generazione, facciamo regolarmente test delle emissioni in atmosfera e sull’inquinamento acustico.

Tuttavia, per Alta sostenibilità vuol dire anche dare Valore alle persone con persone di Valore. Stima e rispetto sono fondamentali per la costruzione di relazioni di Valore fra tutti gli individui: in Alta vogliamo che tutte le persone del nostro mondo, Clienti, Fornitori, Collaboratori, Partner e la comunità in cui operiamo, siano parte integrante del nostro progetto, e noi tutti ci impegniamo costantemente a promuovere principi di etica, uguaglianza e diversity, fiducia e serietà in tutto quello che facciamo.”

E aggiunge:

Fare impresa significa valorizzare le risorse umane, contribuire allo sviluppo delle competenze, partecipare attivamente alla vita della comunità locale in cui l’azienda opera e promuovere innovazione e crescita costanti per uno sviluppo sostenibile. Una sostenibilità che è espressa nel nostro design essenziale e minimalista, ispirato al concetto del ‘less is more’: togliere tutto il superfluo significa eliminare ciò che apparentemente può arricchire un prodotto ma che in realtà aumenta soltanto l’uso e lo spreco di materiale.”

La propensione all’innovazione, del resto, fa parte del DNA di Alta Cucine, come dimostrano gli obiettivi ambiziosi indicati dal marchio per i prossimi anni. Conclude Alessandro Moras:

I nostri obiettivi per il futuro confluiscono in primis nella volontà di perseguire questa politica di rinnovamento dell’azienda in tutti i suoi aspetti, con l’obiettivo di rispettare i principi della sostenibilità di cui parlavamo prima. Anche perché ALTA appartiene ed è sostenuta da un gruppo costituito da aziende agricole che operano nel seminativo, nei pioppeti e nella viticoltura, il quale ha intrapreso un percorso in rispetto dei 3 principi ESG (Environmental, Social, Governance). Tutte le azioni che, come Alta, andremo a intraprendere per quanto riguarda il prodotto e per quanto riguarda la rete vendita saranno orientate a questi principi. In sostanza, i nostri obiettivi sono quindi quelli di migliorare continuamente i nostri prodotti, creare valore aggiunto e una rete vendita finalizzata con cui condividere la nostra vision etica e sostenibile.”