Negli spazi della mostra Gio Ponti. Amare l’architettura, inaugurata lo scorso 27 novembre al MAXXI Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo di Roma e in programma fino al 13 aprile, la ceramica è tra i grandi protagonisti.
Anche Triennale, la piastrella quattro volte curva disegnata da Gio Ponti e Alberto Rosselli per Marazzi nel 1960, è in mostra all’interno della grande retrospettiva nella sezione L’architettura è un cristallo dove viene interpretata come forma d’arte, generatrice di altre forme, nel rispetto del concetto di forma finita di Ponti.
Tra i numerosi materiali archivistici, modelli originali, fotografie, libri, riviste e classici del design sulla figura di Ponti architetto, i curatori Maristella Casciato e Fulvio Irace hanno inserito due composizioni, entrambe realizzate con Triennale in gres nero, una in formato 30×46,5 e una in formato 10×15,5 cm, che fanno da cornice a bozzetti originali disegnati da Gio Ponti.
Del resto, Triennale è oggi una forma iconica che trascende superficie e contesto e può essere applicata a qualsiasi collezione Marazzi, con qualsiasi palette o texture, e che continua ad affascinare architetti, designer e artisti.
Lo stesso Adrian Samson, il fotografo londinese che ha recentemente ritratto Triennale, a proposito del suo lavoro ha commentato: “Mi sono innamorato dei colori e dei disegni di queste piastrelle iconiche. Mi sembravano oggetti d’arte. Non volevamo usare nessun materiale aggiuntivo, ma solo lavorare con la loro forma, il loro corpo, esaltandone la sensualità”.
Un prodotto iconico come il suo creatore, così unico da superare i confini della semplice piastrella per puntare all’eternità.