HomeDesignProtek, così l’innovazione fa rima con la sostenibilità

Protek, così l’innovazione fa rima con la sostenibilità

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Negli ultimi anni, l’affermarsi di una nuova consapevolezza in termini di salvaguardia dell’ambiente ci ha insegnato che è impossibile separare il concetto di innovazione da quello di sostenibilità.

Una sfida che è stata raccolta pienamente da Protek, azienda leader nel settore dei telai a battente e dei controtelai per porte scorrevoli di alta qualità pensati per eliminare completamente l’uso di qualsiasi stipite e coprifilo, fino a veri e propri sistemi di arredo a scomparsa come l’iconico Bigfoot.

L’azienda brianzola ha infatti messo la sostenibilità al centro delle sue politiche aziendali e produttive e i risultati si vedono: a maggio 2022 Protek ha ottenuto due nuove importanti certificazioni.

Innanzitutto, la conformità alla normativa ISO 14001:2015 (Sistema di Gestione Ambientale), norma internazionale ad adesione volontaria che specifica i requisiti di un sistema di gestione ambientale certificato volto alla prevenzione e alla tutela dell’ambiente attraverso l’integrazione di pratiche di gestione ambientale che perseguono la protezione dell’ambiente, la prevenzione dell’inquinamento, nonché la riduzione del consumo di energia e risorse. Emessa dall’Associazione Svizzera per la certificazione dei Sistemi di Qualità e di Management (SQS), uno dei primi enti di certificazione in Europa e in Italia e membro del network internazionale IQNet, la certificazione conferma il rispetto scrupoloso delle procedure che garantiscono il massimo rispetto dell’ambiente.

A questa si aggiunge l’ottenimento del certificato Zero Emission Company, conferito in seguito al raggiungimento della neutralità carbonica per l’anno solare 2022, grazie all’impegno nello sviluppo di energia da fonte rinnovabile. Tramite l’annullamento documentato di certificati CERs (Certified Emission Reductions) e VCU (Verified Carbon Units), Protek ha compensato integralmente le emissioni di gas serra provenienti da qualsiasi vettore energetico utilizzato, entrando a tutti gli effetti nel club delle Zero Emission Companies.

Sempre nell’ottica di perseguire l’obiettivo dell’impatto zero, le azioni di Protek coinvolgono poi anche l’ultimo step della produzione, il più evidente agli occhi dei consumatori: l’imballaggio, ora ripensato in maniera 100% sostenibile, grazie alla drastica riduzione degli elementi, accuratamente selezionati e 100% riciclabili. Oggi vengono utilizzati – con criterio- tre soli componenti: carta, legno e plastica. La riduzione dell’uso del cartone, limitato al rinforzo e protezione delle estremità, oltre alla completa riciclabilità del materiale, garantisce un’effettiva riduzione del 66% in termini di emissione di CO2 nell’aria. Inoltre, il riutilizzo di pallet usati si unisce all’uso di un film tecnico estensibile a 7 strati in polietilene a bassa densità, 100% riciclabile, che assicura le stesse prestazioni dei precedenti imballi con un 70% in meno di materiale plastico.

Protek s’impegna a mantenere rigorosamente in Italia le fasi di progettazione e produzione, conciliandole con l’attenzione alla prevenzione di inquinamenti e sprechi, allo smaltimento corretto dei rifiuti e alla riduzione del consumo di energia e risorse.

Non a caso, la certificazione di questo percorso inizia già nel 2013, con l’ottenimento del marchio rilasciato dal Forest Stewardship Council ® (FSC), sistema internazionale di certificazione della buona gestione forestale che assicura la provenienza dei prodotti forestali (legnosi e non) da foreste gestite in maniera corretta e responsabile secondo standard ambientali, sociali ed economici.

Un riconoscimento a cui si aggiunge, sempre nello stesso anno, la certificazione per la produzione di controtelai contenenti legname certificato PEFC, proveniente quindi da foreste gestite con modalità sostenibili e certificate, seguendo i criteri di buona pratica forestale internazionalmente riconosciuti.

La sostenibilità è, in conclusione, un vero e proprio marchio di fabbrica per Protek, salda nel proseguire sulla strada di una produzione green e Made in Italy, che in fin dei conti è l’unica davvero percorribile.