Home#dontstopdesignSuperfaces Lite, quattro grandi studi a confronto su “Superfici e nuovo design”

Superfaces Lite, quattro grandi studi a confronto su “Superfici e nuovo design”

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Una tavola rotonda per mettere a confronto quattro grandi studi di architettura, ciascuno dei quali portatore della propria esperienza nell’utilizzo delle superfici.

Si svolgerà mercoledì 13 ottobre alle ore 15.30 presso la fiera di Rimini il convegno di apertura di Superfaces Lite, intitolato Superfici e Nuovo Design e animato da firme dell’architettura quali Stefano Boeri Architetti, Marco Piva, Giuseppe Leida Associati e Total Tool.

Ospitato presso la Superfaces Academy, all’interno del Padiglione D5, il panel avrà come protagonisti Anastasia Kucherova (architetto e interior designer dello studio Stefano Boeri Architetti), Armando Bruno (socio e ceo dello Studio Marco Piva), Giuseppe Leida (fondatore e socio unico di GLA – Giuseppe Leida Associati) e Giulio Ceppi (direttore creativo di Total Tool). A introdurre e moderare l’evento sarà Patrizia Catalano, giornalista di INTERNI.

Dopo la pandemia, il mondo del progetto sta affrontando diverse tematiche: la nuova residenzialità, il sistema ricettivo dell’hospitality e della ristorazione e il mondo del retail hanno dovuto fare i conti con nuove modalità di fruizione degli spazi e mutate concezioni del tempo libero e di quello lavorativo.

Occorre quindi una nuova progettualità, una rivisitazione degli spazi e dei luoghi della cultura contemporanea, a partire proprio dal design delle superfici e dalle risorse del Made in Italy, che saranno centrali nel contesto di Superfaces Lite, la prima fiera dedicata a tutto il mondo dei materiali per l’interior, il design e l’architettura, organizzata da IEG – Italian Exhibition Group.

Del resto, la percezione di un luogo può cambiare anche e soprattutto per una nuova definizione della qualità della sua pelle: materiale, texture e colore possono determinare la qualità dello spazio progettato.

Il convegno Superfici e Nuovo Design si pone dunque come punto di partenza di un dialogo all’interno del mondo del progetto basato sulla riformulazione dei codici progettuali a partire da un uso nuovo, più sostenibile e consapevole, dei materiali utilizzati e del disegno delle superfici.