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Terratinta Group, il CEO Luca Migliorini racconta progetti e obiettivi per il 2022

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Da sempre collocato tra i settori centrali del sistema manifatturiero italiano, il mondo della ceramica dice addio a un 2021 dagli esiti molto positivi, che ha dimostrato la significativa capacità di resilienza delle imprese e del mercato nonostante i contraccolpi degli ultimi due anni. D’altro canto, le sfide sono ancora numerose e vanno dai costi dell’energia alle forniture di materie prime. Per vincerle, occorre continuare a guardare al futuro con ottimismo, puntando su innovazione e sostenibilità. Proprio i valori che in questa intervista ha voluto sottolineare con forza Luca Migliorini, CEO di Terratinta Group, azienda italiana dalle molte anime complementari che si esprimono in 5 diversi brand di ceramica di alta gamma, ormai affermati in Italia e all’estero. Con lui abbiamo fatto un bilancio dell’anno appena trascorso ed esplorato le prospettive per un 2022 ricco di novità. Ecco che cosa ci ha raccontato.

Luca Migliorini, CEO di Terratinta Group.

L’anno appena passato è stato, come il precedente, caratterizzato da una forte complessità: le aziende hanno dovuto fare i conti con una realtà in continuo cambiamento, a livello locale e globale. Ora è tempo di bilanci: com’è stato il 2021 di Terratinta Group?

Dal punto di vista dell’azienda il 2021 è stato un anno positivo, come lo è stato per tutto il settore della ceramica. Dopo anni in cui Terratinta Group si era concentrata sull’aumentare il valore attraverso la nascita di nuovi marchi, l’anno scorso è stato finalmente un anno di crescita dei ricavi importante, con un +10% a cui si è aggiunta una buona crescita dei prezzi medi. Le aree di maggiore soddisfazione sono state in particolare gli Stati Uniti, l’Italia e il Medio Oriente. Inoltre, un altro aspetto da segnalare è sicuramente la fortissima crescita del marchio Sartoria, con un +60% rispetto all’anno precedente: in soli tre anni, a partire da quando abbiamo creato questo nuovo brand, Sartoria è arrivata a rappresentare oggi il 15% dei ricavi totali.

Collezione Materici di Sartoria, Terratinta Group.

Guardiamo al 2022: quali sono i prossimi obiettivi da raggiungere? Su quali mercati punterete? Quali sono le prospettive di crescita dell’azienda? Attraverso quali canali si svilupperanno?

Il primo obiettivo del 2022 è quello di mantenere un tasso di crescita simile a quello che abbiamo avuto lo scorso anno, dal momento che esistono i giusti presupposti a livello di domanda. Vogliamo consolidare la nostra presenza sui mercati che costituiscono storicamente la nostra forza, cioè i mercati nordeuropei, ma allo stesso tempo punteremo molto sugli Stati Uniti e sull’Italia. Per quanto riguarda gli USA, la sfida è legata in particolare al marchio Sartoria, in sintonia con la macro-tendenza del piccolo formato, molto richiesto oltreoceano. In Italia invece, a partire da marzo, lanceremo un’importante novità dal punto di vista della strategia distributiva, ma per il momento preferisco non svelare di più.

Sul piano del prodotto, il progetto Atmosfere avviato nel 2020 con la conduzione creativa di Francesco Lucchese ha iniziato a portare la ceramica nel mondo del complemento d’arredo. Proseguirete su questa strada? Conquisterete nuovi ambienti? Quali saranno le novità?

Nel 2022 l’azienda farà investimenti importanti su Atmosfere, continuando a puntare sul dialogo con Francesco Lucchese e il suo studio per proseguire in questo percorso innovativo. Il nostro obiettivo è quello di rendere Atmosfere un marchio riconoscibile nel mondo dell’arredo, grazie anche alla collaborazione con il nostro partner produttivo che sarà insieme a noi in questo cammino di crescita. In generale, resta vincente per noi l’idea di creare un total look, a partire proprio dalle nostre finiture ceramiche, vero valore aggiunto del design d’interni ed esterni.

In particolare, dedicato al mondo outdoor, realizzeremo il primo tavolo da esterni con le relative sedute e questa sarà una delle principali novità dei prossimi mesi. Poi introdurremo anche un nuovo tavolo con sedie, a vocazione indoor, la cui peculiarità sarà la finitura in metallo, a cui si aggiungerà anche una libreria che riprenderà design e materiale del tavolo. Questo è un passo importante per noi perché, dopo aver lavorato a lungo sul binomio legno e ceramica, ci approcciamo finalmente a una materia nuova. Infine, per restare nell’ambiente principe della ceramica, cioè il bagno, proporremo una nuova consolle adatta alla vendita quotidiana, per dimensioni e design.

Terratinta Group Headquarters a Fiorano Modenese.

L’attenzione alla sostenibilità e all’impatto ambientale è da sempre uno dei punti di forza del Gruppo, un impegno ribadito dall’essere diventati nel 2020 una Società Benefit. Che cosa ha significato per l’azienda questo cambiamento e quali conseguenze avrà in futuro? In che modo continuerete il vostro percorso green?

Diventare Società Benefit per noi ha significato cambiare lo Statuto della società e dunque intraprendere un percorso che fa parte ormai del nostro DNA e ha cambiato completamente il nostro approccio ai processi produttivi, aumentando la consapevolezza di tutti coloro che collaborano con l’azienda.

Gli obiettivi sono molti, a breve, medio e lungo termine, ma in generale la nostra mission è quella di diventare un’azienda sostenibile su tutti fronti, sia all’interno, con azioni come la riduzione dell’uso della plastica e della carta e la compensazione delle emissioni, sia all’esterno tramite iniziative rivolte alla comunità. Siamo in costante dialogo con il Comune di Fiorano Modenese, dove abbiamo la nostra sede, organizzando attività di volontariato in orario lavorativo che riguardano per esempio la pulizia dei parchi, abbiamo offerto delle borse di studio per sostenere il percorso universitario dei giovani e promosso altri progetti di welfare innovativo anche per i nostri collaboratori. L’idea di base è che la sostenibilità oggi per un’azienda sia una necessità: non è più possibile lavorare soltanto per il profitto ma occorre contribuire al bene comune.

Lo showroom di Terratinta Group presso la sede di Fiorano Modenese.

Un auspicio per il futuro?

L’auspicio è senza dubbio quello di uscire velocemente dalla pandemia che ha condizionato le nostre vite negli ultimi due anni e, ancora di più, quello di riuscire a risolvere il prima possibile la crisi dell’energia e delle materie prime che ne è derivata. Speriamo poi di poter tornare presto a fare una pianificazione di lungo periodo, discutendo progetti che non guardino soltanto ai prossimi mesi ma ben più in avanti, con uno sguardo positivo rivolto al futuro.