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Pirelli 39, la rigenerazione urbana di Stefano Boeri e DS+R a Milano

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Gli studi di architettura Diller Scofidio + Renfro (DS+R) e Stefano Boeri Architetti hanno vinto il concorso internazionale di architettura per l’edificio di Via Pirelli 39 a Milano, indetto nel 2019 da COIMA SGR, società indipendente leader nella gestione patrimoniale di fondi di investimento immobiliare per conto di investitori istituzionali secondo linee guida condivise con il Comune di Milano.

© Stefano Boeri Architetti

Pirelli 39 è collocato al centro dell’area Porta Nuova Gioia in una posizione strategica fra la stazione Centrale, a est, e scalo Farini, a ovest, e rappresenta il punto di accesso a Porta Nuova proveniendo da nord verso il centro città; la riqualificazione dell’immobile, obsoleto e inefficiente, si inserisce nel processo di rigenerazione dell’area su scala di quartiere iniziato con Gioia 22 e che si completerà nei prossimi anni con lo sviluppo dei progetti di Pirelli 35 e Gioia 20.

© Stefano Boeri Architetti

La collaborazione fra DS+R, al primo progetto in Italia, e Stefano Boeri Architetti ha prodotto un forte allineamento sui principi di sostenibilità, puntando su valori di continuità con la trasformazione urbana dell’area, innovazione, attivazione della comunità, relazione fra natura e città.

La proposta DS+R e Stefano Boeri prevede un modello di utilizzo misto di spazi pubblici-residenziale-terziario attraverso il recupero della torre esistente, dell’edificio a ponte su Melchiorre Gioia e la realizzazione di una nuova torre.

© Stefano Boeri Architetti

Per quanto riguarda il recupero dell’edificio esistente, l’edificio sarà ripensato mantenendone la prevalente destinazione terziaria ma adeguandolo agli attuali standard di uso degli spazi uffici nel segno dell’innovazione e della sostenibilità, in linea con i parametri Next Generation EU; di conseguenza, il progetto prevede il mantenimento del carattere dell’edificio originario, aggiornandolo nella dotazione impiantistica e nelle performance energetiche e adeguandolo strutturalmente al fine di consentirne parametri adeguati di efficienza.

L’edificio a ponte, percepito oggi come un “muro” di separazione su via Melchiorre Gioia, viene svuotato e reso leggero pur mantenendone il segno architettonico di ponte a scavalco sulla strada e aggiornandolo nei contenuti come un nuovo “hub” a servizio della città, uno spazio aperto per eventi, mostre ed esposizioni, con aree incontri e wellness dedicato ad essere un laboratorio sull’impatto climatico e ambientale, ed estensione della Biblioteca degli Alberi; punto centrale della trasformazione dell’edificio sarà la green house, una vera e propria serra della biodiversità dove vivere un’esperienza immersiva, educativa, interattiva e innovativa tra svariate specie vegetali.

Infine la nuova torre residenziale: 700 mq di vegetazione, distribuita sui piani in modo che le fioriture cambino i colori dell’edificio al variare delle stagioni, assorbiranno 14 tonnellate di Co2 e produrranno 9 tonnellate di ossigeno l’anno, al pari di un bosco di 10 mila metri quadrati; con 2.770 mq di pannelli fotovoltaici la torre sarà in grado di autoprodurre il 65% del proprio fabbisogno energetico; inoltre, l’edificio prevede parti strutturali in legno che ne diminuiranno il carbon footprint, tra cui 1.800 metri cubi di legno dei pavimenti che consentiranno di risparmiare fino a 3.600 tonnellate di biossido di carbonio nelle fasi di costruzione.

© Stefano Boeri Architetti

Pirelli 39 sarà quindi il primo progetto italiano interamente misurabile secondo criteri ESG (Environmental, Social & Governance); lo racconta così Stefano Boeri:

Il nostro progetto riporta in vita un nobile edificio (l’ex Pirellino), propone una torre dove la Botanica si intreccia con l’architettura e inventa con il nuovo Ponte/Serra uno spazio verde aperto a tutta la città. In un periodo così difficile, questo progetto rilancia nel mondo la visione di una Milano che scommette sul futuro e affronta con coraggio le grandi sfide della crisi climatica.”